05/01/2005, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Henan, migliaia di orfani dell'Aids nella miseria

I governi locali rifiutano l'aiuto delle organizzazioni non governative.

Pechino (AsiaNews/Scmp) – Nell'Henan migliaia di orfani dell'Aids sono condannati ad una vita di estrema povertà a causa dell'orgoglio cieco del governo locale, a dispetto dei fondi stanziati dal governo centrale e dalle organizzazioni non governative a tutela dell'infanzia. Lo denuncia Wang Chongrun, 49 enne fondatore del Centro di ricerca per l'Educazione giovanile di Pechino, dopo aver compiuto un viaggio di 3 settimane in 20 villaggi della provincia.

Wang sottolinea che i bambini vivono in condizioni di indigenza: l'attivista afferma che tutti i bambini incontrati nei villaggi di Nanyang, Zhumadian e Shangquin "sia che vivessero da soli o con i nonni, erano in condizioni di estrema povertà".

Per il ministero cinese degli Affari Civili rientrano nella categoria degli "orfani dell'Aids" tutti i bambini che hanno perso "entrambi i genitori", mentre sono esclusi da tale definizione i bambini "abbandonati" o i figli di "padri e madri affetti dalla malattia".

I bambini con un genitore ancora in vita non hanno accesso ai programmi di istruzione e di recupero sviluppati dalla rete di "case di assistenza" governative (Sunshine Houses, 20 in tutto) diffuse sul territorio. "In alcuni casi – sottolinea l'attivista per i diritti dei bambini – l'unico genitore vivo è anch'esso un malato di Aids. In altri casi i genitori li affidano ai nonni e fuggono per risposarsi o diventare lavoratori migranti".

Secondo Wang Chongrun l'età media dei bambini varia dagli 8 ai 15 anni: essi vivono in case dalle condizioni igieniche precarie, indossano abiti logori e non vanno oltre l'istruzione elementare.

Molti ragazzi abbandonano le loro case per andare in città in cerca di lavoro, senza sapere di essere sieropositivi: le stime ufficiali parlano di 60 mila orfani dell'Aids, ma nei prossimi 6 anni il numero dovrebbe arrivare a quota 260 mila. Il fondo per l'Infanzia delle Nazioni Unite afferma che in Cina ci sono circa 70/80 mila bambini rimasti senza genitori a causa dell'Aids.

Wang denuncia che i governi locali rifiutano le offerte di aiuto delle organizzazioni a tutela dei bambini, sebbene questi abbiano molte difficoltà per sopravvivere. "Abbiamo parlato diverse volte con i governi locali – sottolinea l'attivista – ma essi hanno sempre risposto di non aver bisogno di aiuto, perché i bambini ricevono già tutte le cure necessarie".

Egli denuncia che il governo locale "ha preso in prestito" alcuni bambini dal suo istituto per creare una "falsa immagine" durante le ispezioni governative nelle Sunshine Houses. Wang afferma di averne visitate 3 e di avervi trovato solo 1, 2 e 4 bambini, mentre dozzine di altri orfani non avevano trovato ospitalità; secondo l'attivista i governi locali "vogliono ridurre al minimo le spese", ma questa situazione va modificata, in caso contrario i bambini "non potranno più ricevere gli aiuti".    

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Guangdong: dopo una vaccinazione statale, bambini si ammalano di encefalite
20/07/2006
Sichuan: 14 morti nell'esplosione di una miniera
20/12/2004
Pechino, polizia interrompe una conferenza stampa sud coreana
13/01/2005
Orfani e trasfusioni, il dramma dell'Aids in Cina
01/12/2004
Indonesia, cinesi discriminati nei soccorsi per lo tsunami
05/01/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”