Gujarat: India e Giappone lanciano il primo progetto di ‘treno proiettile’
Tecnologia e fondi provengono da Tokyo. Il treno collegherà le città di Ahmedabad e Mumbai (500 km) in meno di tre ore; adesso se ne impiegano otto. Critiche sulla sicurezza della rete ferroviaria indiana, tra le più obsolete al mondo.
Ahmedabad (AsiaNews) – È partito il primo progetto di “treno proiettile” in India. Questa mattina il premier indiano Narendra Modi e la sua controparte nipponica Shinzo Abe hanno tagliato il nastro dei lavori della ferrovia in Gujarat, lo Stato in cui Modi ha iniziato la carriera politica. ll treno, con una capienza di 750 posti a sedere, collegherà le città di Ahmedabad e Mumbai (500 km) in meno di tre ore, mentre ora se ne impiegano otto. Tecnologia e fondi sono forniti entrambi dal partner giapponese, leader mondiale per il trasporto ferroviario. Il progetto ha attirato il plauso degli ammiratori del premier, ma ha anche sollevato critiche sulla sicurezza della tratta. Per molti, prima di lanciarsi nell’ennesimo megaprogetto infrastrutturale, il governo di Delhi avrebbe dovuto risanare l’obsoleta rete del trasporto su rotaia, spesso teatro di incidenti e cronici ritardi.
Il progetto rientra in un accordo stipulato tra i due esecutivi nel 2015. Il varo dei lavori è avvenuto alla presenza del premier Abe, in visita di Stato in India. Il maggior carico della spesa (17 miliardi di dollari) spetterà proprio al Giappone, in rapida espansione in territorio indiano.
Il convoglio viaggerà ad una velocità massima di 350 km/h, il doppio di quella impiegata oggi dal più veloce treno indiano. La maggior parte del percorso ferroviario sarà su sopraelevata e circa sette chilometri saranno percorsi in un tunnel sotto il livello del mare. In tutto, la tratta avrà 12 stazioni e sarà ultimata nel 2022.
I sostenitori del progetto affermano che il “treno proiettile” servirà a diminuire i ritardi, ridurrà il traffico nelle città, attirerà investimenti e migliorerà la qualità delle infrastrutture lungo la rotta. D’altra parte, molti mettono in luce che il sistema ferroviario indiano è datato, in gran parte risalente a prima dell’indipendenza. Sarebbe stato più opportuno – è la loro opinione – investire sul rinnovo e sulla messa in sicurezza della rete di trasporto per evitare disastri simili a quello dell’Uttar Pradesh, che nel novembre scorso causò la morte di circa 150 persone.
24/10/2017 08:42