15/12/2006, 00.00
THAILANDIA
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Giovani thai, Natale di gioia e di impegno anche nel sud segnato dal terrorismo

di Weena Kowitwanij
Il periodo natalizio viene vissuto in preghiera e contemplazione. Un missionario sottolinea che il regalo più importante per il sud del Paese è la scuola professionale Don Bosco.

Bangkok (AsiaNews) – Il Natale in Thailandia “è atteso con gioia in maniera particolare dai giovani, che partecipano con entusiasmo alle attività parrocchiali e sembrano sempre animati da uno spirito nuovo. Si legge nei loro volti l’impegno a migliorare questa società”.

Lo dice ad AsiaNews il p. Peter Vidhaya Kaewwaen, assistente dell’arcivescovo di Bangkok per la pastorale e la missione. Per i giovani thai, “il Natale è un periodo di preghiera, gioia e contemplazione, uno stimolo a far sorridere la società”.

 

Teresa Thasawan conferma ad AsiaNews che per lei questo periodo “è pieno di sorrisi e risate. Tanta gente che vive lontano torna a casa e passa del tempo con i suoi famigliari. I giovani sono impegnati nelle attività proposte dalle parrocchie e tutto sembra divenire una grande famiglia accogliente, dove ognuno ha il suo posto. In questo periodo, ringrazio Gesù per la vita che mi ha donato e per il fatto che mi rimane sempre accanto”.

 

Per Anna Vilasinee, “è importante vivere questa festa all’interno della Chiesa: anche io, come i miei amici, partecipo con gioia a tutte le celebrazioni. Vorrei che ci impegnassimo tutti di più per dare più felicità al mondo, specialmente ai tanti orfani che vivono da soli”.

Secondo Agnes Yupparat, “è importante la preghiera e la contemplazione, fondamentale per ricevere la comunione il giorno della vigilia ed a Natale. Io cerco di aiutare i miei genitori e preparo dei canti natalizi per le messe”.

 

Il p. Kaewwaen racconta poi l’esempio di p. Veerachai Sripramong, della Società per le missioni estere di Parigi, che ha curato il lavoro pastorale in Cambogia negli ultimi 15 anni.

 

Ogni Natale, il p. Sripramong “spinge gli abitanti dei vari villaggi a cercare i più poveri della zona. Tutti gli altri costruiscono una semplice, ma robusta, capanna dove la sera di Natale ricreano la Natività”. Passata la festa, il villaggio “regala la capanna alla famiglia più povera e tutti gli abitanti si recano in visita portando qualcosa di utile in dono ai nuovi abitanti”.

 

Nella parte meridionale del Paese, dove la vita è resa più difficile dalla guerriglia islamica, il Natale “è un momento per riflettere e respirare con più tranquillità”.

 

Il p. Gustav Roosens, che cura le 6 chiese delle province meridionali, dice ad AsiaNews: “Ogni anno, porto Gesù in ogni casa dei miei parrocchiani per benedirla e celebro messa. Quest’anno devo però rivedere l’orario della celebrazione di mezzanotte, perché non è prudente muoversi di notte”.

 

Il regalo più prezioso per la popolazione della zona “è senza alcun dubbio la scuola professionale Don Bosco nella provincia di Pattani, che sarà conclusa molto preso. Darà istruzione professionale ad almeno 200 studenti l’anno e questo permetterà loro di fuggire dalla miseria”.

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