14/11/2006, 00.00
PAKISTAN
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Frontiera nord pakistana, anche i cristiani sotto il manto della sharia

L'Assemblea provinciale della Frontiera del nord ovest approva per la seconda volta l'Hasba Bill, con cui vuole vigilare sull'aderenza dei cittadini alla sharia. Le riserve di Islamabad e le denunce dei cristiani: porterà solo anarchia, minoranze religiose e donne saranno le prime vittime.

Islamabad (AsiaNews) – Il governo della Frontiera del nord ovest (Nwfp), provincia pakistana al confine con l'Afghanistan, tenta di nuovo l'imposizione ai suoi cittadini di una legge islamica di stampo talebano, ma incontra l'opposizione del governo centrale e delle minoranze religiose del Paese.

Il ministro pakistano dell'Informazione, Muhammad Ali Durrani, ha annunciato oggi che Islamabad sta studiando il testo dell'Hasba Bill e se non risponderà a tutti i requisiti costituzionali potrebbe essere presentato davanti alla Corte Suprema. I cristiani dal canto loro avvertono del rischio di "talebanizzazione" a danno della popolazione locale.

Già a luglio 2005 l'Assemblea della Nwfp, guidata dalla Muttahida Majlis-e-Amal (MMA, coalizione di 6 partiti islamici), aveva votato a favore dell'Hasba Bill, disegno di legge con il quale istituiva la figura del muhtasib, una sorta di garante religioso per vigilare sull'aderenza dei cittadini ai valori islamici e alla sharia. Nel settembre successivo la Corte Suprema ha annullato il testo, definendolo "incostituzionale e discriminatorio". Ieri l'Assemblea provinciale ne ha approvato gli emendamenti, attenendosi – dice il governo locale – alle direttive dei giudici; ma per molti il rischio di discriminazioni e soprusi che permetterebbe è ancora molto alto.

Durrani sottolinea che l'Hasba Act "non ha niente a che fare con la religione" e nasconde, invece, interessi più spiccioli: in vista delle elezioni generali del 2008, la MMA vuole distribuire tra i suoi funzionari gli 8 milioni di rupie necessari a mettere in piedi le strutture che garantiranno il rispetto della nuova legge.

Shahbaz Bhatti, presidente dell'All Pakistan Minorities Alliance - Apma, organismo che riunisce le minoranze del Paese – vede nell'Hasba Bill una "spada pendente su tutte le minoranze e le donne, che diventeranno i primi obiettivi nel mirino dei fondamentalisti islamici".

In un comunicato stampa il leader della Apma scrive: "L'Hasba Bill è contro la Costituzione, è un sistema legale parallelo che diffonderà l'anarchia e il caos nella società e priverà i cittadini di diritti e libertà. La MMA potrà usare inoltre questa legge per perseguitare gli oppositori politici". "L'Hasba Bill – conclude – cospira contro l'integrità nazionale, la solidarietà e minaccia gli sforzi per promuovere l'armonia interreligiosa, la cultura della democrazia e i valori moderati nel Paese".

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