Fra i cinesi d’oltremare, gruppi pro-Pechino si schierano contro sostenitori di Hong Kong
Fedeli di una chiesa a Vancouver, che avevano pregato per Hong Kong, scortati dalla polizia perché assediati da un gruppo pro-Pechino. Manifestazioni anche a Toronto e Calgary. In Australia, a Sydney e Melbourne pressioni contro studenti favorevoli a Hong Kong. Tensioni anche a Londra e Parigi.
Vancouver (AsiaNews/Agenzie) – Il confronto fra la popolazione di Hong Kong e le pretese di Pechino di dominare il territorio, si sta diffondendo anche fra le comunità di cinesi all’estero.
Mentre ad Hong Kong si svolgeva in modo pacifico una manifestazione pro-democrazia e contro la legge sull’estradizione, con più di 1,7 milioni di persone, in Canada, Australia e Gran Bretagna migliaia di cinesi hanno dimostrato a favore della libertà ad Hong Kong. Ma essi hanno dovuto confrontarsi con gli slogan e le intimidazioni di gruppi pro-Pechino.
A Vancouver (Canada), la polizia ha protetto i fedeli della chiesa evangelica della Decima tenda che si erano radunati a pregare per Hong Kong. All’esterno, infatti, erano stati circondati da un centinaio di persone che agitavano bandiere cinesi e gridavano slogan contro di loro. Un altro confronto fra manifestanti pro-Pechino e pro-Hong Kong è avvenuto a una stazione della metropolitana. Fatti simili sono avvenuti anche a Calgary e a Toronto, dove vi è una numerosa comunità cinese.
Ieri a Sydney (Australia), centinaia di persone si sono radunate a sostegno della democrazia a Hong Kong. L’ambasciatore cinese in Australia, Cheng Jingye ha criticato il raduno, accusando il movimento anti-estradizione di “violenti comportamenti”. Egli ha ribadito il giudizio ufficiale di Pechino, che “gli affari di Hong Kong sono un affare interno alla Cina”. Nei giorni scorsi a Melbourne ed in altre università, gruppi di persone pro-Pechino hanno strappato manifesti pro-Hong Kong e minacciato le persone che li esponevano.
A Londra, un migliaio di persone hanno preso parte a due manifestazioni pro-Hong Kong. Ma anche qui hanno dovuto confrontarsi con gruppi pro-Pechino che agitando bandiere cinesi li accusavano di essere “traditori della patria” e rivendicavano che “Hong Kong è parte della Cina per sempre”.
Ieri, anche a Parigi, circa 50 persone – di Hong Kong, di Taiwan, ma anche cinesi del continente – hanno dimostrato a sostegno delle manifestazioni della ex colonia britannica, gridando slogan del tipo “Libertà per Hong Kong” e anche “Libertà per la Cina”. Una manifestazione ancora più numerosa era schierata vicino, con bandiere cinesi e con slogan contro “i rivoltosi di Hong Kong” e la loro “violenza”.