22/10/2010, 00.00
INDONESIA
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Fondamentalisti islamici indonesiani contro una chiesa intitolata a Madre Teresa

di Mathias Hariyadi
Il progetto di costruire un edificio di culto cattolico a Cikarang, 60 km a est di Jakarta, suscita l’opposizione di alcuni gruppi musulmani. Almeno sei chiese sono state attaccate in quella regione nell’ultimo anno, e vari pastori protestanti aggrediti. Critiche alla lentezza delle autorità nel reprimere i fenomeni di intolleranza.

Jakarta (AsiaNews) -  Nuovi fenomeni di intolleranza anticristiana in Indonesia; e in particolare cresce l'opposizione di gruppi fondamentalisti islamici a permettere la costruzione di chiese nelle zone in cui  operano.  La lentezza del governo nel limitare queste manifestazioni è criticata perché si rivela un elemento efficace nell’alimentare un’intolleranza crescente da parte di questi gruppi. ( http://www.asianews.it/notizie-it/Cresce-l’intolleranza-religiosa-fra-i-musulmani-in-Indonesia-19635.html) E la parrocchia di Santa Madre Teresa a Cikarang, circa 60 km a est di Jakarta, è diventata il bersaglio più recente, e l’esempio, di questi fenomeni preoccupanti; tanto più in quanto le autorità indonesiane non hanno finora mostrato molta volontà di prendere posizione sull’argomento, a dispetto delle severe critiche espresse dai gruppi interreligiosi o dai gruppi per i diritti umani.

Negli ultimi giorni sono apparsi striscioni provocatori, che chiedevano l’abbandono del progetto di costruire una chiesa a Cikarang. “Il gruppo islamico Ukuwah Islamiyah si oppone a ogni piano di costruire una chiesa a Bunda Teresa Cikarang”, è scritto su uno striscione di fronte alla moschea situata a Taman Sentosa Cikarang. Uno striscione simile, a Cinere, ripete questo messaggio, riferendosi però a un altro edificio religioso cristiano di cui è progettata la costruzione, a soli 200 metri da un posto di polizia. In entrambi i casi appare chiaro che l’assenza delle autorità nel porre un freno a queste proteste, per assicurare lo spirito di armonia fra le varie religioni, alimenta un clima di intolleranza.

A Cikarang la protesta contro la chiesa dedicate a Madre Teresa è nata nel settembre scorso; e la ragione principale è il timore di una “cristianizzazione” della regione di Bekasi, a maggioranza musulmana. A settembre si è sparsa la voce che sarebbe stata costruita una chiesa e altri edifici; un centro cristiano che, si diceva, sarebbe stato il più grande dell’Asia. Gli oppositori temevano che sarebbe diventato un centro di proselitismo, mettendo così in pericolo l’egemonia islamica nella regione. La parrocchia di Santa Teresa raduna circa seimila fedeli, ed è stata fondata nel 2004. Non dispone di una chiesa, e celebra la messa nella palestra di una scuola cattolica. La regione di Bekasi ha conosciuto nel recente passato numerosi episodi di intolleranza verso i cristiani di diverse confessioni. Almeno sei chiese sono state attaccate dal 2009, e alcuni pastori protestanti aggrediti.

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