26/04/2005, 00.00
corea del sud - vaticano
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Folla di sudcoreani alla messa per Benedetto XVI

di Thomas Hong-Soon Han

Presenti tutti i vescovi, autorità politiche e leader di altre religioni. Mons. Tchoi: "l’esercizio dell’autorità e del potere del Papa non può essere interpretato in termini sociopolitici".

Seoul (AsiaNews) – Una solenne messa di ringraziamento per l’insediamento di Benedetto XVI è stata concelebrata ieri da tutti i vescovi coreani, alla presenza di mons. Emil Tscherrig, nunzio apostolico, del ministro dell’Unificazione Cheong Dong-young in rappresentanza del governo, di leader delle altre Chiese e delle altre religioni, molti membri del corpo diplomatico.

Al rito, presieduto da mons. Andrea Tchoi Chang-mu, presidente della Conferenza episcopale, erano presenti molti sacerdoti e religiosi; la cattedrale era gremita dai fedeli: molti non hanno potuto entrare e quindi hanno dovuto assistere alla Messa da fuori tramite un maxischermo.

Prima dell’inizio della messa, mons. Nicholas Cheong Jin-suk, arcivescovo di Seoul, ha ringraziato tutti i fedeli per le preghiere offerte per elezione del Papa ed ha rivolto ai fedeli l’invito a pregare ardentemente per Benedetto XVI perché possa compiere il suo ministero petrino in modo fruttuoso.

Nella sua omelia, mons. Tchoi ha affermato che "il papato è il carattere visibile che Gesù ha stabilito come segno della grazia per la salvezza degli uomini. Perciò, l’esercizio dell’autorità e del potere del Papa non può essere interpretato in termini sociopolitici". "Il papato – ha spiegato - è un ministero di servizio, quindi valutarlo come conservatore o come progressista non è giusto". "Tutto deve essere visto in base al fondamento e al principio della crescita della Chiesa".

Parlando alla fine della messa, mons. Tscherrig ha presentato, a sua volta, la figura di Benedetto XVI, riassumendo i punti centrali del suo messaggio del 20 aprile scorso, sottolineando la volontà del nuovo Papa di "seguire le orme del Concilio Vaticano II e del predecessore Giovanni Paolo II" e l’impegno per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

Tutti le radio, le televisioni e i giornali sudcoreani hanno seguito con servizi e programmi speciali il Conclave e l’elezione di Benedetto XVI.

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