Elezioni in Iran: Hassan Rouhani vince il secondo mandato
Ha ottenuto il 57% dei voti. Grande partecipazione degli iraniani: ha votato il 70% degli elettori. Sconfitto il conservatore Ebrahim Raisi.
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – I risultati delle elezioni che hanno visto la partecipazione in massa del popolo iraniano proclamano vincitore il presidente in carica, Hassan Rouhani. Lo dichiara alla Tv di Stato il Ministro iraniano per gli interni, Abdolreza Rahmanifazli: "Di circa 41.2 milioni di voti, Rohuani ne ha ottenuti 23.5... e ha vinto le elezioni". Sconfitto il conservatore Ebrahim Raisi che ha ottenuto 15.8 milioni di voti.
Ieri l’affluenza è stata tanto alta, addirittura al 70%, da costringere i seggi a rimanere aperti fino alla mezzanotte, cinque ore più del previsto. Secondo i funzionari elettorali l’estensione è il frutto di “richieste” e di “entusiastica partecipazione delle persone”. Dei 56 milioni di elettori totali, ieri si sarebbero presentati alle urne in almeno 40 milioni, affrontando lunghe file.
Il risultato è anche un voto contro Raisi: uno dei quattro giudici che negli anni Ottanta aveva condannato migliaia di prigionieri politici a morte, visto dai riformatori come il simbolo più spaventoso della sicurezza di Stato. Per Nasser, giornalista di 52 anni, la prospettiva di una vittoria di Raisi ha "spaventato molte persone" portandole a votare.
Ali Vaez, analista iraniano per l’International Crisis Group, afferma: “Il voto a Rouhani, in particolare nelle campagne, dimostra che il popolo iraniano non crede più nel populismo economico e nel cambiamento radicale”, ma ha capito che la soluzione ai problemi del Paese sta nella “gestione competente dell’economia e nella moderazione nelle relazioni internazionali”.
Il ricercatore per gli Affari internazionali dell’Università di Teheran, Foad Izadi, sostiene che Rouhani ora potrebbe avere più spazio di manovra per quanto riguarda le libertà, poiché il “Paese sta dimostrando un alto livello di stabilità – ciò dà sicurezza al sistema, che significa più spazio per il cambiamento”.
Tuttavia, Rouhani dovrà ancora confrontarsi con i limiti del primo mandato che gli avevano impedito di assicurare il rilascio del leader riformisti sotto arresti domiciliari: il leader supremo Ayatollah Ali Khamenei, che nelle elezioni sosteneva Raisi, ha il potere di veto su tutte le politiche e il controllo ultimo delle forze di sicurezza.
Il problema principale resta l’economia: nonostante la riduzione dell’inflazione da quando Rouhani è salito al potere, i prezzi continuano a salire del 9% ogni anno, e la disoccupazione è al 12,5% (30% fra i giovani). “Siamo ancora scontenti della situazione – ha detto ieri Alireza Nikpour, un fotografo di 40 anni in fila per votare – ma in quattro anni di Rouhani c’è stato un relativo miglioramento e sto votando per mantenerlo”.
Questa vittoria arriva in un momento di tensioni dei rapporti con gli Stati Uniti, nel medesimo giorno della visita del presidente Usa Donald Trump in Arabia Saudita, rivale nella regione dell’Iran.
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