19/03/2004, 00.00
MALAYSIA
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Domenica elezioni generali per il rinnovo del Parlamento

KUALA LUMPUR (Asia News/Agenzie) - Domenica prossima, 21 marzo, venticinque milioni di malaysiani sono chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento.

Si fronteggiano due partiti: l'UMNO (United Malays National Organisation), attualmente al potere e che si rifà ad un islamismo moderato e riformatore, e il PAS (Parti Islam SeMalaysia), espressione dell'integralismo islamico e guidato da Nik Aziz. Entrambi sono espressione di una coalizione fra diversi partiti etnici. Si tratta delle prime elezioni generali dal 1999, che registrarono il successo del PAS, che, per meno di mille voti di scarto, si aggiudicò lo Stato di Terengganu, ricco di giacimenti petroliferi. Sono tredici gli Stati che compongono la monarchia costituzionale della Malaysia. Quelle elezioni confermarono la preferenza verso gli integralisti islamici anche nello stato di Kelantan, conquistato nelle elezioni del 1990. In Malaysia i musulmani rappresentano il 60 per cento della popolazione.

Nell'ottobre scorso il 78enne Mahathir Mohamad, che aveva guidato il governo per ben 22 anni, si è dimesso e in novembre è subentrato al suo posto il 65enne Abdullah Ahmad Badawi.

In questi suoi primi cinque mesi di governo, Abdullah ha mostrato molta attenzione verso il mondo rurale e contadino, con nuovi investimenti per il sistema sanitario nei piccoli paesi e nelle campagne, sottratti a precedenti mega-progetti edilizi ed industriali previsti per Kuala Lumpur.  Oltre alla sua ferma opposizione contro la corruzione e il clientelismo, che avevano segnato gli ultimi anni di governo di Mahathir, il nuovo primo ministro si è impegnato ad impedire tutte le forme d'intolleranza razziale, estremismo e terrorismo e a permettere la libertà di preghiera per tutte le religioni.

L'economia malaysiana sta registrando una forte crescita, tanto che gli analisti prevedono per quest'anno un incremento tra il 5,5 e il 6 per cento. Secondo Abdul Razak Baginda, del Malaysian Strategic Research Centre, questo balzo in avanti dell'economia, dovrebbe assicurare al moderato Abdullah i voti del potente gruppo etnico cinese, che pur rappresentando solo il 26 per cento della popolazione, controlla oltre il 40 per cento del mercato azionario. La comunità cinese è formata in larga parte da cattolici.

Per quanto riguarda la sempre scottante tematica religiosa, ai primi di marzo, il capo della Commissione Elettorale, Abdul Rashid Abdul Rahman, ha ammonito tutti i candidati a non promettere nei loro discorsi favori da Dio in cambio del voto, pena la perdita del seggio parlamentare. L'8 marzo scorso, però, Nik Aziz, 72enne autorità religiosa che gode grande prestigio tra i musulmani integralisti malesi, ha detto che chi darà il proprio voto all'UMNO andrà all'Inferno, perché il Paradiso è riservato solo ai sostenitori del PAS. "Che vuol dire? Che i furfanti, gli stupratori che votano PAS andranno in Paradiso?", ha ironicamente risposto l'ex Primo Ministro Mahathir.

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