17/01/2005, 00.00
CINA
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Dissidente di Tiananmen: il coraggio di Zhao Ziyang, la paura del partito

di Cai Chongguo
Il governo cerca di estirpare la memoria, ma la Cina di oggi ha ancora bisogno delle sue proposte democratiche.

Parigi (AsiaNews) – Cai Chongguo, 48 anni, era in piazza Tiananmen quando Zhao Ziyang, segretario del partito comunista, è andato a visitare gli studenti che da 6 settimane riempivano lo spazio più grande del mondo con le richieste di democrazia e lotta alla corruzione.  Dopo il massacro di Tiananmen e l'emarginazione di Zhao Ziyang, Cai è fuggito in occidente. Ora è in esilio a Parigi, dove lavora per sostenere le lotte degli operai e dei contadini in Cina. Ha accettato di parlare ad AsiaNews sulla figura dell' ex leader politico cinese morto stamattina.

 

Zhao Ziyang era una personalità eccezionale, anche se comunista. Quando era primo segretario della provincia del Sichuan, negli anni '70, ha fatto grandi riforme economiche sul sistema agricolo. Questo ha permesso ai contadini di migliorare la loro condizione di vita. Tanto che il Sichuan era portato ad esempio di modello positivo di sviluppo. I contadini avevano coniato addirittura un proverbio: Se vuoi mangiare bene, cerca Zhao Ziyang.

In seguito è stato promosso a Primo ministro del governo cinese e ha attuato le prime riforme economiche facendo uscire la Cina dalle strettoie del sistema maoista. Ha anche proposto riforme politiche, ma il suo potere era limitato dai conservatori e in particolare dal dittatore Deng Xiaoping. Nell'87 è diventato Segretario generale del partito. A quel tempo ha resistito molto per bloccare le purghe contro gli intellettuali che domandavano la democrazia. Nel '89, quando è nato il movimento democratico, egli si è opposto alla politica repressiva di Deng Xiaoping. Il partito preparava l'intervento militare e il massacro e Zhao è andato piangendo a visitare gli studenti.

Noi lo conoscevamo bene: sapevamo che voleva risolvere i problemi in modo democratico, ma sapevamo anche che era solo. Dopo quel gesto è stato isolato ed eliminato dal potere. E' stato un uomo di un coraggio eccezionale: si è messo contro tutto il potere del partito.

Riforme economiche senza democrazia

Per 15 anni è rimasto agli arresti domiciliari, controllato giorno e notte. Il governo sapeva che il popolo lo rispettava e per questo ha cercato di estirparne la memoria: non si parlava di lui, non si mostrava alcuna foto. Invece i giornali e la televisione erano piene di immagini di Jiang Zemin. Ma oggi, Zhao è ancora rispettato e amato, mentre Jiang è detestato da contadini e operai.

Il governo è così corrotto, così mediocre, pauroso. Questo comportamento pieno di paura verso ogni riforma politica li condanna di fronte alla gente, che invece esalta Zhao Ziyang.

Dopo15 anni, le riforme economiche iniziate grazie a Zhao, ma senza di lui, si sono trasformate in un giogo insopportabile per la popolazione cinese, un giogo perverso che ha generato maggiore povertà fra i contadini e licenziamenti in massa fra gli operai. Questo è perché le riforme economiche sono andate avanti senza le necessarie riforme politiche. Ed è proprio quello che Zhao Ziyang aveva previsto.

Dopo l'eliminazione di Zhao, il governo cinese ha avuto come unica preoccupazione la stabilità sociale. Anche in questi giorni, il timore del governo è che possa succedere qualche manifestazione a causa di Zhao Ziyang. Ma non succederà nulla. A Pechino vi è quasi la legge marziale: vi è polizia ovunque, in piazza Tiananmen si controllano anche i turisti. Il governo si è preparato da almeno due settimane, quando le condizioni di Zhao sono peggiorate.

Dimenticare Zhao?

Per il futuro, il partito ha una sola indicazione: dimenticare Zhao il più presto possibile. Ma sarà difficile. In Cina la gente vuole più la democrazia. La corruzione del partito è divenuta così marcia che la gente vuole esprimersi. Anche i giornalisti diventano sempre più espliciti e vi è una tensione crescente fra i media e il governo. Gli intellettuali chiedono democrazia e maggiori aiuti per i contadini e per gli operai. Esplosioni di miniere, scioperi,  sit-in, petizioni, scontri con la polizia sono ormai all'ordine del giorno. Alla Cina è necessario quanto Zhao Ziyang voleva atuare negli anni '80, e cioè una democrazia sociale: lasciare che operai e contadini si organizzano in sindacati; separare il partito e il potere giudiziario; separare lo stato dal partito.

 Spero che nella comunità internazionale, Zhao sia ricordato almeno da quelli che lo hanno conosciuto in passato: George Bush padre, Margaret Thatcher, e altri. Spero che lo ricordino, anche per avere rispetto dei cinesi, per i quali egli, anche se è morto, vive nei loro cuori. Gli altri, quelli che hanno il potere attuale, sono disprezzati e presto dimenticati. Zhao è ricordato con stima; Jang Zemin, anche se è vivo,  è un cadavere che la gente ha dimenticato.

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