11/07/2017, 10.55
EGITTO
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Deputata egiziana propone assegno per donne divorziate, ma al-Azhar lo boccia

La parlamentare che è anche docente di teoria comparativa della legge sostiene che le  mogli che stanno in casa dovrebbero avere una legge che garantisca loro un “futuro sicuro” in caso di divorzio. Ma per l’Università di al-Azhar “l'eredità delle donne è fissata nel Corano e nella Sunna ed è definita dalla Sharia, non c'è spazio per ulteriori approfondimenti in questo caso”.

 

IL CAIRO (AsiaNews/Agenzie) – Riconoscere alle mogli divorziate una parte dello stipendio del marito e una metà del suo patrimonio dopo la morte. Sono due proposte avanzate da una parlamentare egiziana, Amina Nossair, docente di teoria comparativa della legge all’Università di al-Azhar che ha così riacceso il dibattito tra gli studiosi islamici in Egitto sui diritti e l'eredità femminile nell'Islam.

La Nossair sostiene che le  mogli che stanno in casa dovrebbero avere una legge che garantisca loro un “futuro sicuro” in caso di divorzio, dovuto in quanto esse hanno speso la loro vita a “servire un uomo in casa”. Così, se un uomo  divorzia dopo cinque anni di matrimonio la donna dovrebbe avere diritto al cinque per cento del suo reddito mensile. La percentuale dovrebbe essere aumentata a seconda della quantità di anni che la moglie ha trascorso come casalinga durante il matrimonio. “Molte donne egiziane – ha affermato- trascorrono la vita a cucinare, pulire e crescere i figli in casa e in un minuto tutto viene lasciato alle spalle per via della divorzio. Milioni di donne finiscono in strada, senza fonte di reddito. Queste donne meritano una legge chiara che assicura le loro finanze e il futuro”.

Nossair  fonda le sue affermazioni sul suo studio degli insegnamenti e degli scritti islamici, i quali conferiscono alle donne i diritti legali e sociali di cui hanno bisogno.
“Riconosco – ha aggiunto – tutte le nuove idee relative ai diritti delle donne o al loro futuro, purché non si allontanino dagli insegnamenti della legge islamica, e la mia proposta non lo fa”.

La sua proposta, però, non è stata accolta favorevolmente da Al Azhar, che in una dichiarazione di Omar Hamroush, segretario generale del Comitato per gli affari religiosi, ha sostenuto che “l'eredità delle donne è fissata nel Corano e nella Sunna ed è definita dalla Sharia, non c'è spazio per ulteriori approfondimenti in questo caso”.

 

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