15/07/2013, 00.00
KAZAKISTAN – ITALIA
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Da ministro di Nazarbaev a oppositore politico, la parabola di Mukhtar Ablyazov

Titolare del ricchissimo dicastero dell’Energia nel 1998, viene imprigionato per "opposizione politica". La controversa vicenda del dissidente kazako già nell’élite del presidente Nazarbaev.

Astana (AsiaNews) - Mukhtar Ablyazov, il dissidente kazako al centro dell'attenzione internazionale per l'estradizione della moglie e della figlia, concessa dal governo italiano a quello kazako alla fine di maggio, nasce politicamente come ministro dell'Energia nel 1998. In lui, il presidente kazako vedeva un esponente della futura élite politica del Paese. Poi si slega dal governo, denunciandone la corruzione e fonda il primo partito d'opposizione. Questa denuncia, che alcuni definiscono "strumentale", gli costa l'arresto.

Nel maggio del 2004 - dopo 10 mesi di percosse, isolamento e divieto di incontrare i propri legali - Mukhtar Ablyazov lascia il carcere kazako di Derzhavinsk. La condanna a 6 anni, emessa un anno prima per opposizione politica, è stata revocata dal presidente Nursultan Nazarbaev su pressione dei familiari e della comunità internazionale. Mukhtar Ablayazov avrebbe ottenuto il perdono del premier e sarebbe uscito di prigione a patto di abbandonare la propria carriera politica.

Una volta in libertà, Mukhtar Ablyazov intraprende un proprio percorso di reintegrazione negli affari economici del Kazakistan, ottenendo in breve tempo un posto ai vertici della BTA Bank, il maggiore istituto di credito del Paese. Nel corso degli ultimi 10 anni, Ablyazov ha continuato a finanziare la nascita di gruppi politici e media d'opposizione in Kazakistan, attirando di nuovo su di sé l'inimicizia di Nursultan Nazarbaev.

Nel 2009 la BTA Bank incontra un grave momento di crisi e il presidente kazako, nella volontà di nazionalizzare la banca, accusa Ablyazov e i suoi collaboratori di frode per la somma di 6 miliardi di dollari. Il 2 febbraio dello stesso anno la BTA viene nazionalizzata per il 78%, ma Ablyazov è già fuggito a Londra, dove nel 2011 ha ottenuto asilo politico.

A Londra, Ablyazov e la sua famiglia vivono nel lusso fino a quando la stessa Corte londinese non emette una sentenza di reclusione per non aver fornito i dettagli richiesti sull'entità dei propri conti. I suoi legali affermano che abbia lasciato il Paese in seguito a una minaccia di morte.

Il sito d'informazione Radio Free Europe parla di Mukhtar Ablyazov come di un 'selvaggio oligarca', arricchitosi in modo spropositato nel corso degli anni '90 sullo sgretolamento dell'ex Unione Sovietica e grazie alle concessioni economiche accordategli dallo stesso Nazarbaev. Oggi è il suo primo oppositore politico.

 

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