12/07/2017, 08.58
QATAR - USA - GOLFO
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Crisi del Golfo: per Riyadh è “insufficiente” l’accordo anti-terrorismo fra Usa e Qatar

Per i leader dei Paesi arabi il patto siglato da Washington e Doha non basta per risolvere la crisi. Resterano in vigore le sanzioni diplomatiche e commerciali sino a che Doha non soddisferà le “giuste richieste”. Il Qatar ricorda che è l’unico Paese della regione ad aver firmato un documento contro il terrorismo. Prosegue la campagna di Al Jazeera per la libertà di stampa.

 

Doha (AsiaNews) - L’accordo siglato da Qatar e Stati Uniti sulla lotta al terrorismo e finalizzato all’interruzione dei canali di finanziamento dei gruppi miliziani è “insufficiente”. Ad affermarlo sono i leader dei quattro Paesi arabi che hanno imposto una serie di sanzioni all’emirato arabo nel contesto della crisi fra Riyadh e Doha in atto ormai da oltre un mese. Da qui la decisione di confermare i provvedimenti economici e commerciali contro il Qatar sino a che Doha non adempierà alle “giuste richieste” finalizzate alla “sicurezza nella regione”.

In una nota Arabia Saudita, Bahrain, Egitto ed Emirati Arabi Uniti (Eau) affermano che il memorandum di intesa annunciato a Doha durante la visita del segretario di Stato Usa Rex Tillerson è “il risultato di pressioni e ripetuti appelli”. L’obiettivo dei quattro Stati e dei loro alleati, prosegue il comunicato diffuso ieri, è convincere il Qatar a “smettere di sostenere il terrorismo”. “Il passo è insufficiente” concordano i leader del blocco arabo, aggiungendo che sarà prioritario “monitorare con attenzione la serietà” delle autorità di Doha “nel contrastare tutte le forme di finanziamento, sostegno e ospitalità al terrorismo”. L’impegno finora profuso dal Qatar “non è degno di fiducia”, perché già in passato l’emirato non avrebbe rispettato accordi di questa natura. Da qui l’appello finale per un “controllo rigoroso” e il monito affinché Doha “torni sul giusto cammino”.

La dichiarazione ufficiale degli alleati del Golfo segue l’accordo in chiave anti-terrorismo raggiunto in precedenza da Tillerson e dal ministro degli Esteri di Doha Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani durante un incontro ufficiale nella capitale del Qatar. Per il segretario di Stato Usa esso è basato sulle decisioni prese nel maggio scorso al summit di Riyadh, il cui obiettivo era “spazzare via il terrorismo dalla faccia della terra”. Il capo della diplomazia del Qatar ha ricordato che il proprio Paese è stato il primo nella regione mediorientale a firmare l’accordo con Washington in chiave anti-terrorismo e invita le nazioni che stanno “assediando” Doha a fare lo stesso.

A dispetto degli sforzi della diplomazia internazionale e dell’impegno statunitense, non sembra fermarsi la crisi che vede opposte Qatar e Arabia Saudita. La controversia ha coinvolto anche il canale satellitare del Qatar Al Jazeera, di cui Riyadh vuole la chiusura. Da qui la campagna lanciata dai vertici dell’emittente per la libertà di stampa, che ha raggiunto oltre 53 milioni di utenti sui social di tutto il mondo. Il video (DS)

 

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