20/08/2009, 00.00
CINA
Invia ad un amico

Continua a lavorare la fonderia cinese che avvelena i bambini

Nello Shaanxi le autorità sostengono che la fonderia è responsabile solo per il piombo nel sangue dei bambini che le vivono vicino, non per quelli poco più lontani. Intanto la fabbrica lavora, vigilata dalla polizia e la tensione cresce.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – E’ molto più grave del previsto l’avvelenamento da piombo causato dalla fonderia Dongling Lead and Zinc Smelting nella contea Fengxiang (Shaanxi). Ma le autorità, dopo avere promesso la chiusura della fabbrica, ora sembrano solo preoccupate di impedire nuove proteste, mentre l’impianto continua la produzione.

I risultati medici sono un bollettino di guerra: nel villaggio Gaozuitou sono intossicati almeno 236 dei 285 bambini residenti, nei villaggi di Sunjianantou e di Madaokou dove si trova l’impianto sono stati accertati almeno 615 bambini malati.

Le autorità negano che gli abitanti di Gaozuitou siano stati intossicati dalla fonderia perché ne distano circa 5 chilometri, ma i residenti notano che i sintomi sono i medesimi di chi vive molto vicino all’impianto e chiedono di avere almeno esami medici gratuiti. Peraltro gli ospedali ricoverano e curano solo chi ha almeno 250 milligrammi di piombo per litro di sangue, anche se è nociva una concentrazione superiore anche a 100 milligrammi.

Di fronte a violenti scontri di piazza tra i residenti furiosi e la polizia il 17 agosto, il sindaco di Baoji, Dai Zhengshe, ha promesso di chiudere subito l’impianto. Ma gli abitanti denunciano che la fabbrica non ha mai chiuso, mentre sono venuti centinaia di poliziotti a presidiare le strade intorno alla fonderia e gli ospedali dove sono ricoverati i bambini per impedire ai genitori di parlare con giornalisti.

La tensione cresce: ieri oltre 200 residenti hanno bloccato la principale strada che porta a Baoji e alla fonderia e non se ne sono andati nemmeno all’arrivo della polizia. La gente promette battaglia, sempre più amareggiata e furente verso le autorità che –dicono- prima hanno rovinato le loro vite facendo venire la ditta e ora non fanno nulla per fermare l’inquinamento.

Intanto rimane chiusa la fonderia di Hengjiag, città di Wugang (Hunan) che ha avvelenato per il manganese almeno 1354 bambini della zona. Le analisi hanno mostrato avvelenamento nel sangue per circa l’80% dei bambini esaminati, come conferma Liu Zhongqi, capo del Partito comunista di Hengjiang.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
La Cina porta l’inquinamento nei monasteri del Tibet
02/08/2011
Xingzi, centinaia di bambini avvelenati dal piombo di una centrale
23/08/2012
Riprende la produzione la fabbrica dello Shaanxi che avvelena terreno e bambini
06/03/2010
In 10 anni quasi raddoppiati i bambini cinesi nati con malformazioni
28/09/2009
Ora è chiuso l’impianto che ha avvelenato centinaia di bambini
13/08/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”