14/05/2021, 08.17
UZBEKISTAN
Invia ad un amico

Condanna a 6 anni per Otabek Sattori, il ‘Naval’nyj uzbeko’

di Vladimir Rozanskij

Il famoso blogger aveva criticato le politiche del presidente e la corruzione del regime. Aveva anche denunciato il ricorso delle autorità ad accuse false per far condannare altri blogger.  Rapito in gennaio, è stato processato in marzo e condannato due giorni fa.

Mosca (AsiaNews) - Il blogger uzbeko Otabek Sattori (foto 1) è stato condannato dal tribunale della regione di Surkhandarinsk a 6 anni e 6 mesi di detenzione in colonia di regime comune. La sua colpa è aver criticato sul web le politiche del regime, del presidente Shavkat Mirziyoyev e dei governatori regionali. Lo ha comunicato il 12 maggio la sezione uzbeka di Radio Svoboda, citando il comunicato stampa del Tribunale Supremo del Paese. Il procuratore aveva chiesto per Sattori una condanna a 11 anni. La sentenza è stata applicata per le accuse di “estorsione di misura elevata”, “offese” e per “falsità” secondo il codice penale dell’Uzbekistan.

Umidbek Davlatov, avvocato del blogger, ha dichiarato ai giornalisti di essere “assolutamente insoddisfatto per questa sentenza. Come vede l’intero popolo, si è trattato di una condanna totalmente ingiusta. Siamo intenzionati a fare appello, e continuare la lotta”.

Otabek Sattori è divenuto molto noto per i suoi interventi critici nel video-blog Khalk fikri (“Il parere del popolo”), diffuso su Telegram e YouTube. In uno degli interventi egli aveva accusato apertamente le autorità locali di aver “fabbricato” alcuni casi criminali contro altri blogger, e aveva promesso di continuare, “nonostante le repressioni”, a porre questioni sulla corruzione diffusa tra i funzionari pubblici.

Sattori era stato rapito lo scorso 30 gennaio dalla sua casa a Termez da alcuni personaggi in divisa, e solo l’11 marzo è iniziato il processo nei suoi confronti. Molte organizzazioni internazionali si sono rivolte al governo di Taškent, per chiedere la liberazione del “Naval’nyj uzbeko”, che secondo vari osservatori è stato arrestato a sua volta con accuse fittizie.

Gulnoza Said (foto 2), coordinatrice del Comitato per la Protezione dei Giornalisti (CPJ) per l’Europa e l’Asia centrale, ha dichiarato che “la persecuzione dei blogger e dei giornalisti civili per i loro reportage sulla corruzione è una violazione dei loro diritti costituzionali. I giornalisti in Uzbekistan devono avere la possibilità di fare il proprio lavoro, senza temere di essere continuamente accusati per fatti inventati”.

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Pechino, blogger condannato a 3 anni per "aver diffuso pettegolezzi" in Rete
17/04/2014
Parlamentari ad Ahmadinejad: rispetto per libertà di opinione e di stampa
27/07/2007
A Bao Tong consentita un’intervista alla stampa estera
02/01/2007
Arrestato giornalista tedesco nello Yunnan
07/07/2006
In Asia il più alto numero di giornalisti incarcerati nel 2022
14/12/2022 10:51


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”