13/07/2017, 10.03
CINA
Invia ad un amico

Cina: a Gibuti la prima base militare di Pechino all'estero

Il ruolo principale della base è quello di sostenere le navi da guerra cinesi impiegate nella regione nelle operazioni anti pirateria. Anche Stati Uniti, Francia e Giappone hanno basi militari permanenti a Gibuti. L’ex colonia francese si trova in posizione strategica offrendo un accesso allo stretto di Bab el-Mandeb che collega il Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez e il Mar Rosso al Golfo di Aden e all'Oceano Indiano.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - La Cina ha spedito delle truppe a Gibuti istituendo così la sua prima base militare all’estero. Ieri due navi da guerra cinesi hanno lasciato il porto di Zhanjiang per attraversare l'Oceano Indiano e trasportare i soldati di stanza. Oggi un editoriale sul quotidiano ufficiale Global Times sottolinea l'importanza strategica della nuova base militare di Gibuti nel Corno d'Africa. Lo stesso quotidiano afferma che il ruolo principale della base è quello di sostenere le navi da guerra cinesi impiegate nella regione nelle operazioni anti pirateria e umanitarie.

Le truppe cinesi hanno già marciato in parata nella giornata dell'indipendenza di Djibouti il ​​27 giugno scorso per celebrare l’anniversario per i 40 anni dalla fine della dominio francese nel Paese del Corno d'Africa (nella foto).

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Geng Shuang ha descritto l’inaugurazione della base come parte degli sforzi in corso per aiutare la pace e la sicurezza nella regione africana. "Le forze navali cinesi sono presenti nelle acque al largo della Somalia, nel Golfo di Aden per condurre missioni di protezione e di scorta delle navi mercantili dal 2008", ha dichiarato Geng. "La base militare aiuterà la Cina ad adempiere meglio agli obblighi internazionali nel condurre missioni di accompagnamento e assistenza umanitaria. Contribuirà anche a promuovere lo sviluppo economico e sociale a Gibuti".

La Cina ha ampliato i suoi legami militari in tutta l'Africa negli ultimi anni. Secondo una relazione del Consiglio europeo sulle relazioni estere (Ecfr), la cooperazione con l'Africa sulla pace e la sicurezza è ora una "parte esplicita della politica estera di Pechino". Più di 2.500 soldati e ufficiali di polizia cinesi sono già ora impiegati come caschi blu dell’Onu in tutto il continente africano, con le maggiori presenze nel Sud Sudan (1.051), Liberia (666) e Mali (402).

Anche Stati Uniti, Francia e Giappone hanno basi militari permanenti a Gibuti. L’ex colonia francese che ha una popolazione di meno di un milione di abitanti è in posizione strategica offrendo un accesso allo stretto di Bab el-Mandeb che collega il Mar Mediterraneo attraverso il Canale di Suez e il Mar Rosso al Golfo di Aden e all'Oceano Indiano. Una delle corsie marittime più importanti del mondo per il petrolio.

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Poso, violenze anticristiane: estremisti incendiano una chiesa protestante
23/10/2012
Avvistata in un porto somalo la petroliera saudita dirottata
18/11/2008
L'India potenza navale: il contrasto alla pirateria e la sfida alla Cina
02/02/2024 11:56
Yemen, ong internazionali: effetti ‘disastrosi’ dall’escalation militare
18/01/2024 12:22
Vicario d’Arabia: da Gaza agli Houthi ‘preoccupa’ l’escalation. Vicini ai cristiani in Yemen
13/01/2024 09:55


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”