Cina, pastore protestante condannato a 12 anni: si è opposto al furto delle terre della chiesa
Pechino (AsiaNews) - La Corte del popolo del distretto di Nanle ha condannato a 12 anni di galera un pastore protestante ufficiale della provincia dell'Henan, ritenuto colpevole di "frode" e di "assembramento illegale". Il suo avvocato e il gruppo ChinaAid, che monitora la situazione della libertà religiosa in Cina, definiscono però le accuse "infondate e del tutto fabbricate": il leader religioso sarebbe finito in prigione perché si è opposto alla requisizione forzata delle terre della sua comunità.
Zhang Shaojie è stato arrestato nel novembre del 2013 insieme ad altri 20 fedeli della chiesa cristiana della contea di Nanle, nella provincia centrale dell'Henan. Alcuni agenti di polizia lo hanno "invitato per un colloquio" il 16 novembre e da allora lo hanno fatto sparire. È riemerso soltanto in occasione del suo processo.
L'uomo fa parte del Movimento delle tre autonomie, la Chiesa protestante "ufficiale" voluta da Mao Zedong nei primi anni del suo governo. In Cina sono consentiti solo i gruppi religiosi registrati. Ma vi sono più cristiani protestanti non ufficiali (circa 80 milioni) che membri del Movimento delle tre autonomie (circa 20 milioni). Per timore che la situazione sfugga di mano al Partito, da quasi cinque anni è in atto una campagna per eliminare le comunità sotterranee o farle confluire nelle comunità ufficiali.
Secondo alcune fonti, alla base dell'arresto c'è una disputa con le autorità locali riguardo una serie di lotti di terreno della chiesa, che il governo voleva requisire per poi rivenderle a investitori privati. La pratica è molto comune in Cina, dove nonostante il diritto nazionale e la giurisprudenza i funzionari del Partito non si fanno scrupolo nel rubare i terreni appartenenti a privati, a villaggi o a gruppi organizzati - come le chiese o i monasteri buddisti - per ottenere un forte guadagno nella transazione. I dettagli relativi al caso di Zhang non sono ancora noti, ma il suo avvocato Yang Xingquan ha definito "infondate e fabbricate" le accuse che hanno portato alla sua condanna.
10/01/2018 13:21