19/11/2009, 00.00
THAILANDIA
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Chiesa thai: Giornata delle vocazioni nella solennità di Cristo Re

di Weena Kowitwanij
L'arcivescovo di Bangkok scrive ai cattolici del Paese: “La vocazione di ognuno, qualunque essa sia, è il dono dell’amore di Dio per noi”. L’invito ai fedeli a rispondere “con coraggio e decisione” alla chiamata di Dio per “testimoniare Gesù Cristo nella quotidianità, in famiglia, nella società e nel lavoro”.
Bangkok (AsiaNews) – Nella solennità di Cristo Re, che quest’anno cade il 22 novembre, la Chiesa tailandese celebra la Giornata nazionale delle vocazioni. Per l’occasione mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, arcivescovo di Bangkok e presidente della Commissione per il clero, ha indirizzato a tutti i fedeli una lettera pastorale perchè crescano le vocazioni sacerdotali e perchè ogni fedele diventi missionario verso gli altri.
 
Nel giorno in cui la chiesa universale ricorda “il sacerdozio regale di Cristo”, il vescovo chiede a tutti i fedeli “di prendere coscienza che la vocazione di ognuno, qualunque essa sia, è il dono dell’amore di Dio per noi”.
 
Per mons. Kovithavanij la Giornata delle vocazioni ha il compito “di affermare che siamo chiamati ad essere popolo di Dio”, “a vivere una vita santa e a partecipare alla sua missione”. Il vescovo si rivolge a tutti i fedeli chiamati “all’importante compito di testimoniare Gesù Cristo nella quotidianità, in famiglia, nella società e nel lavoro”.
 
I cattolici in Thailandia sono quasi 335mila, e rappresentano poco più dello 0,5% degli oltre 64milioni di abitanti, a stragrande maggioranza buddisti. I sacerdoti sono 750, 471 diocesani e 279 religiosi, a cui si aggiungono altri 98 religiosi e 1596 suore, all’opera nelle 478 chiese del Paese.
 
Ad essi il vescovo ricorda che la loro chiamata al sacerdozio e alla vita religiosa “mostra l’amore di Dio per il mondo”. Mons. Kovithavanij li invita dunque a vivere la loro vocazione “secondo i carismi e le spiritualità particolari” per “camminare verso la santità” ed “essere testimoni delle missione di redenzione della Chiesa”.
 
Il prelato chiede ad ogni cattolico di pregare perché la Chiesa thailandese possa avere nuove vocazioni, e non solo sacerdoti e religiosi che si aggiungano ai 26 seminaristi oggi presenti in Thailandia, ma anche nuovi fedeli. Il vescovo invita tutti a riconoscere la vocazione”come un segno dell’amore alla Chiesa” e “ad accettarla con coraggio, decisione e ricolmi di fede, speranza e amore di Dio”.
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