14/01/2009, 00.00
SRI LANKA
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Cattolici in festa per il beato Joseph Vaz, "apostolo dello Sri Lanka"

di Melani Manel Perera
Le celebrazioni aperte con una messa solenne nel villaggio di Maha Galgamuwa. Oltre 1500 persone al santuario dedicato all’Apostolo dello Sri Lanka beatificato da Giovanni Paolo II. La Chiesa del Paese promuove iniziative in vista del 300° anniversario della morte e spera nella canonizzazione.
Kurunegala (AsiaNews) – Sono iniziate con due giorni di anticipo le celebrazioni del 298esimo anniversario della morte di padre Joseph Vaz, conosciuto nel Paese come “l’apostolo dello Sri Lanka”, beatificato da Giovanni Paolo II durante la sua visita all’isola nel 1995.
 
Il 14 gennaio sono iniziate le celebrazione a livello diocesano in coincidenza con l’inizio delle festività per il Tamil Thaipongal festival. Il santuario dedicato all’unico beato srilankese, nel villaggio di Maha Galgamuwa dove Vaz ha vissuto, ha ospitato la messa solenne celebrata da mons. Cleatus Chandrasiri Perera, vescovo di Rathnapura, insieme a mons. Raymond Peiris e padre Robert Jayatilake, rispettivamente vescovo e vicario generale di Kurunegala, la diocesi in cui si trova il santuario.
 
Nato nel 1651 nell’allora colonia portoghese di Goa, padre Joseph Vaz è diventato sacerdote nel 1676 entrando nella congregazione di San Filippo Neri. Il suo arrivo nello Sri Lanka risale al 1687. Per 24 anni, sino alla morte avvenuta nel 1711, è rimasto sull’isola percorrendola in lungo e in largo. Dal suo rapporto con la popolazione locale sono nati un catechismo, una summa della dottrina cattolica, meditazioni sulla Via Crucis, testi devozionali e litanie alla Madonna che il beato scrisse nelle lingua sinhala e tamil.
 
Ricordando la figura del beato, mons. Perera ha sottolineato che le prove e le difficoltà attraversate da Vaz sono simili a quelle che i cristiani dell’isola vivono oggi. Il vescovo di Rathnapura ha invitato gli oltre 1500 fedeli presenti a pregare “l’apostolo dello Sri Lanka” affinché assicuri a ognuno il coraggio e la sua guida nell’affrontare la missione cristiana.
Numerosi i gruppi provenienti dalle varie parti dell’isola. Oltre a tutte le parrocchie della diocesi di Kurunegala sono arrivate al santuario di Maha Galgamuwa comunità di Kadalana, Ragama, Wattala, Wennappuwa, Colombo e di molte altre città e villaggi dello Sri Lanka.
 
Tra i fedeli, numerose le famiglie intere. Parlando con AsiaNews, Anton Cooray, 55enne padre di tre ragazzi, ha affermato: “Oggi ciò che noi siamo è il frutto della vera dedizione del nostro amato beato Joseph Vaz”. L’uomo, proveniente dalla parrocchia di Moratuwa, ha aggiunto: “Gli siamo debitori e preghiamo per la sua canonizzazione”.
 
Theresa Fernando, arrivata a Maha Galgamuwa con i suoi tre figli, è una devota del beato e da diversi anni partecipa col suo gruppo parrocchiale alle celebrazioni nell’anniversario della morte che cade il 16 gennaio. Interpellata da AsiaNews afferma che i festeggiamenti “ci danno un forte senso di partecipazione e lo stare in questi luoghi santi ci rende ancor più devoti”.
 
Monsignor Joseph Vianney Fernando, vescovo di Kandy e presidente del segretariato nazionale per la canonizzazione di Vaz, ha esposto ai fedeli le iniziative per i prossimi due anni, in vista del 300mo anniversario della morte del beato.
 
Il messaggio del comitato nazionale dedicato all’apostolo dello Sri Lanka afferma che “il principale obiettivo del programma di preparazione è un profondo rinnovamento del nostro impegno di fede con una particolare enfasi sull’imitazione del beato Joseph Vaz ,nel suo profondo amore per Gesù ed il suo imparagonabile zelo missionario”.
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