04/05/2006, 00.00
Corea del Nord – Corea del Sud
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Cattolici della Nordcorea chiedono di vedere il Papa insieme a quelli del Sud

La proposta "non ha un obiettivo chiaro". "Per ottenere un privilegio del genere – spiega mons. Choi, direttore della Commissione riunificazione - devono dimostrare che nel loro Paese esiste la libertà religiosa. Mi hanno risposto che questo è difficile".

Seoul (AsiaNews) – L'Associazione cattolica della Corea del Nord ha proposto alla Commissione nazionale per la riconciliazione nazionale dell'arcidiocesi di Seoul di "recarsi insieme in Vaticano" e di partecipare, sempre insieme, ad un'udienza papale. Lo afferma mons. Tommaso Choi Chang-hwa, direttore della Commissione, fondata nel 1995 con lo scopo di "portare l'amore di Dio ai fratelli nordcoreani", appena rientrato da una visita ufficiale nel Paese.

"La proposta – spiega il presule – ci è stata fatta durante un pranzo ufficiale il 28 aprile, ma l'Associazione del Nord [organismo ufficiale che ha la funzione di registrare e controllare i pochissimi cattolici presenti nel Paese ndr] non ha spiegato qual è l'obiettivo di questa visita".

Questa della fine di aprile era la prima visita ufficiale della Commissione nel Paese comunista. Una delegazione di 61 fra laici e sacerdoti ha visitato le strutture sanitarie che la Commissione ha finanziato e le fattorie e container di grano costruiti grazie alle offerte raccolte dai fedeli, in maggioranza stranieri, presenti a Pyongyang.

Una proposta del genere era stata già avanzata lo scorso anno all'arcidiocesi di Seoul ed alla Nunziatura di Corea, ma era caduta nel vuoto proprio "per l'assenza di un motivo chiaro da parte loro". "Ho spiegato – aggiunge mons. Choi – che, per ottenere un privilegio di questo tipo, devono prima mostrare un sacerdote che viva in Corea del Nord e poi che nel Paese vi è libertà di culto e libertà di portare la parola di Dio. Mi hanno risposto che questo è 'difficile'".

I delegati dell'Associazione hanno poi chiesto al prelato di porgere le loro "migliori congratulazioni" all'arcivescovo di Seoul, mons. Nicholas Cheong Jin-suk, per la sua recente creazione cardinalizia. "Quando ho chiesto loro se hanno intenzione di invitare il cardinale – conclude il prelato – mi hanno risposto che 'ne discuteranno'".

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