21/10/2013, 00.00
FILIPPINE
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Caritas Filippine: Grati a Papa Francesco per la solidarietà alle vittime del terremoto

Ad AsiaNews p. Edwin A. Gariguez, segretario esecutivo Nassa, si dice "riconoscente" per le preghiere del Pontefice ieri all’Angelus. Intanto il bilancio del sisma sale a 186 morti. Panico a Cebu per le voci incontrollate di un imminente (e devastante) scossa. Continua il lavoro dei volontari cattolici per portare aiuti alle vittime.

Manila (AsiaNews) - "Siamo davvero grati al nostro amato Papa Francesco per le preghiere, la vicinanza e la solidarietà che ha espresso alle popolazioni colpite dal sisma nelle Filippine". È quanto afferma ad AsiaNews p. Edwin A. Gariguez, del segretariato nazionale di Giustizia e Pace della Conferenza episcopale filippina (Cbcp-Nassa), in prima linea nell'opera di soccorso ai terremotati. Lo scorso 15 ottobre una potente scossa di magnitudo 7,2 ha colpito il centro dell'arcipelago filippino (Central Visayas), uccidendo finora 186 persone ma le vittime potrebbero superare quota 200. Gravi danni anche agli edifici, fra cui numerose chiese centenarie che risalgono all'epoca coloniale spagnola e sono fra i patrimoni architettonici più importanti del Paese.

La Protezione civile locale (Ndrrmc) riferisce che 173 morti si sono registrati a Bohol, altri 12 a Cebu e uno a Siquijor. Il numero totale delle persone interessate - in modo più o meno grave - dal sisma è di oltre tre milioni, sparsi in otto città e 52 comuni minori. Il bilancio dei danni ha superato gli 800 milioni di pesos (circa 18,5 milioni di dollari), sono 46mila le case andate distrutte, oltre che 39 ponti e 18 strade principali.

Intanto il governo provinciale di Cebu bolla come "prive di fondamento", le voci secondo cui un devastante terremoto di magnitudo 8 sta per colpire Cebu nel prossimo futuro. Sui social network i funzionari cercano di tranquillizzare la popolazione, invitandola a "ignorare" queste notizie che non hanno credito e di evitare scene di panico generalizzato. Tuttavia, resta alta l'allerta per le continue scosse di assestamento, finora più di 2mila dal sisma principale.

Raggiunto da AsiaNews p. Edwin, segretario esecutivo Nassa e responsabile del coordinamento delle operazioni di soccorso dell'ente cattolico, esprime gratitudine a Papa Francesco, che ieri al termine dell'Angelus ha espresso "vicinanza alle popolazioni delle Filippine". Il Pontefice ha chiesto di "pregare per quella cara Nazione, che di recente ha subito diverse calamità".

"Le sue parole di preoccupazione e solidarietà - ha aggiunto il sacerdote - ci spronano e ci invitano a lavorare ancor più uniti e a collaborare per aiutare quanti sono nel bisogno". Sotto questo profilo, aggiunge, "le parole del Papa sono di grande aiuto e fonte di ispirazione". Con la collaborazione di Caritas internationalis, i volontari cattolici stanno ultimando un appello relativo agli interventi immediati per far fronte all'emergenza; attraverso le diocesi del Paese è in atto una campagna di aiuti per ripristinare la normalità e consentire il pieno recupero nel lungo periodo.(DS)

 

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