21/11/2013, 00.00
FILIPPINE – VATICANO
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Card Tagle: la fede in Dio vince “sconforto e disperazione” causate dal tifone Haiyan

L’arcivescovo di Manila ha tenuto una veglia di preghiera e di adorazione eucaristica per le vittime del disastro. Il numero ufficiale delle vittime continua a salire, oltre 5.600. Migliaia di rosari, assieme ad aiuti umanitari, distribuiti agli sfollati. Oggi papa Francesco incontra la comunità filippina a San Pietro.

Manila (AsiaNews/Cbcp) - Rinascere dalle macerie causate dal super-tifone Haiyan - ribattezzato Yolanda nel Paese - potrebbe essere una lotta impari per molti, "ma non per il popolo filippino" che non dimentica mai "di invocare il Signore" in momenti di "sconforto e disperazione". È quanto ha sottolineato il vescovo di Manila card Luis Antonio Tagle, nel corso di una veglia di preghiera e di adorazione eucaristica per le vittime del disastro che ha colpito le Filippine l'8 novembre scorso. Il porporato invita i fedeli alla continua ricerca di Dio, nella ricostruzione delle loro vite. "Miei cari fratelli e sorelle - ha aggiunto il cardinale - il Signore vi ha ascoltati, perché nel cuore di Gesù sono racchiusi tutti i vostri dolori e le sofferenze. [...] C'è una risposta a tutte le vostre preghiere. Perché attraverso Gesù, il Signore vi ascolterà".

Nel frattempo continua la conta delle vittime causate dal passaggio di Yolanda, che ha seminato morte e distruzione nella parte centrale dell'arcipelago filippino. Il bilancio aggiornato - ma sempre provvisorio - della National Disaster Risk Reduction and Management Council (Ndrrmc) parla di 5.613 vittime; nella conta vi sono anche i 1.602 dispersi, di cui si son perse le speranze di ritrovarli in vita. Nella sola Tacloban le vittime sono 3.310, la più colpita da Haiyan. I feriti sono 18.557, almeno due milioni le famiglie (oltre 10 milioni di persone, il 10% del totale della nazione) in 10.716 villaggi e 44 province che hanno riportato danni di varia natura.

A due settimane dal disastro continua la mobilitazione internazionale per portare aiuti alla popolazione. In queste ore si è attivata anche Pechino (a lungo inerte rispetto ad altri Paesi), che ha approvato l'invio di una nave ospedale (la Peace Ark) nelle zone colpite dal tifone. Serviranno tre giorni di navigazione per raggiungere la meta e contribuire ad allentare l'emergenza sanitaria. L'emergenza Yolanda pare quindi aver accantonato le tensioni diplomatiche fra Manila e Pechino, al centro di un'aspra contesa territoriale nel mar Cinese meridionale.

Durante la veglia di preghiera il card Tagle ha quindi invitato i cattolici a rimanere saldi nella fede e a continuare a sperare in un futuro luminoso. "Anche nel momento del lutto - ha affermato - vi è sempre la speranza", anche nelle tragedie e nelle calamità se si resta uniti e si collabora.

Per rafforzare lo spirito e la fede, la Conferenza episcopale filippina (Cbcp) curerà la distribuzione di 12mila rosari e 10mila scapolari, frutto di una donazione della God the Father Foundation, Inc. Già la scorsa settimana il gruppo di preghiera "Rosario per la vita" ha donato ai vescovi 3mila rosari, cui se ne sono aggiunti altri 10mila in un secondo momento. Gli oggetti vengono consegnati ai fedeli all'interno dei pacchi contenenti aiuti umanitari, fra cui cibo e generi di prima necessità.

Oggi, infine, Papa Francesco (tra le 15.45 e le 16) presso l'Altare della Confessione in San Pietro incontra la comunità filippina, in particolare quella residente a Roma, in occasione della benedizione del mosaico di San Pedro Calungsod (martire per la fede ucciso il 2 aprile 1672), secondo santo filippino canonizzato il 21 ottobre 2012 da Benedetto XVI. I fedeli filippini saranno guidati dall'arcivescovo di Manila card. Tagle. 

 

 

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