Cairo, libertà religiosa e laicità dello Stato al congresso islamo-cristiano ad al-Azhar
Su iniziativa del Grande imam Ahmad al-Tayyib l’università sunnita ospiterà un incontro interreligioso il 27 e 28 febbraio. Presenti personalità religiose, accademiche e scientifiche, cristiane e musulmane. Invitato anche il presidente libanese Aoun, unico capo di Stato cristiano di un Paese arabo.
Beirut (AsiaNews) - La libertà religiosa, la natura civile dello Stato, il diritto alla cittadinanza e, di conseguenza, la parità di tutti davanti alla legge, il rispetto della diversità. Sono questi i temi al centro del congresso islamo-cristiano, in programma il prossimo 27 e 28 febbraio al Cairo, in Egitto. Una iniziativa lanciata dal Grande Imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyib, la guida della più importanza istituzione religiosa e giuridica del mondo arabo musulmano sunnita.
Questo congresso si terra alla presenza di un gran numero di autorità dell’ambito religioso, accademico e scientifico di tutto il mondo arabo.
Il capo di Stato libanese, Michel Aoun, ha ricevuto un invito ufficiale per prendere parte all’evento. Tuttavia, finora non sono giunte conferme in merito alla sua partecipazione alla due giorni. La presenza del presidente del Paese dei cedri è considerata importante, dai congressisti, perché egli è l’unico capo di Stato cristiano di una nazione del mondo arabo. Di contro, è già stata confermata la partecipazione dei principali leader delle varie religioni e confessioni del Libano: fra questi vi sarà il patriarca maronita card. Béchara Raï, il patriarca greco-cattolico Gregorio III Laham, il muftì della Repubblica cheikh Abdel Latif Deriane, così come un rappresentante del Consiglio superiore sciita e un delegato della comunità drusa. Fra le molte personalità politiche e istituzionali che hanno ricevuto l’invito vi è anche l’ex presidente della Repubblica libanese Amine Gemayel.
Il congresso di al-Azhar segue un primo incontro che si è svolto nel 2014, durante il quale si erano già registrati importanti progressi sui temi che saranno al centro dell’incontro interreligioso di fine mese. Secondo Mohammad Sammak, la peculiarità di questo al-Azhar II sarà che i documenti finali saranno adottati da commissioni in cui saranno presenti sia laici che religiosi. Inoltre, esse saranno formate tanto da cristiani che da musulmani.
Va da sé che il rifiuto dell’estremismo religioso fa da sfondo al congresso, che mira a promuovere un islam illuminato e moderato, capace di interagire con la modernità senza dover ricorrere alla violenza. Il tutto, pur restando fedele a se stesso e alla sua tradizione.