12/05/2017, 14.43
BANGLADESH
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Bangladesh: in aumento i crimini informatici, soprattutto contro le donne

di Sumon Corraya

Migliaia di denunce di profili hackerati, furto di dati sensibili e adescamento online. Una pagina Facebook ruba foto di ragazze e le ripubblica sul proprio profilo, aggiungendo didascalie offensive. “Il 73% delle donne che utilizza internet è vittima di cyber bullismo. Di queste, il 23% non sporge denuncia”.

Dhaka (AsiaNews) – In Bangladesh sono in aumento i crimini informatici, soprattutto a danno delle donne, spesso “ingenue vittime” dei propri carnefici. Il tema è stato affrontato di recente durante un incontro organizzato dalla Bangladesh Christian Association e dalla Vawel Christian Jobo Somity, organizzazione di giovani cristiani. Al centro della discussione, il furto di immagini personali pubblicate su Facebook da alcune ragazze, che poi finiscono per comparire su un’altra pagina del famoso social network: quella di “Next Model girls/vawel gazipur”, che alle foto aggiunge delle didascalie offensive. Ad AsiaNews Sumon Reberio, esperto di informatica, afferma: “Le donne diventano delle vittime a causa della loro scarsa conoscenza della tecnologia. È arrivato il momento di imparare come si usa, per esempio inserendo password più sicure e proteggendo il cellulare”.

Biran Gomes, presidente della Vawel Christian Jobo Somity, riferisce: “Abbiamo scoperto che più di 50 donne cristiane, la maggior parte studentesse universitarie, sono vittime della pagina Facebook [che ufficialmente è registrata come rivista – ndr]. Quindi ci siamo riuniti per capire come bloccare tale pagina. È stato già avviato un procedimento contro il suo amministratore, ma continuano nella loro attività disonesta”.

Sumi Gomes (nome di fantasia) è una delle ragazze raggirate. Con voce rotta hai singhiozzi ha raccontato di aver pubblicato “alcune foto sul mio profilo. Pochi giorni dopo ho ricevuto una telefonata da un parente, che mi avvertiva che tutte le mie immagini erano state aggiunte su quella pagina. Ora ho bloccato il mio account per evitare peggiori conseguenze”.

Il fenomeno del cyber crime è sempre più diffuso nel Paese. Rispetto a pochi anni fa, quando la tecnologia e i mezzi di comunicazione digitali erano poco conosciuti, nell’ultimo periodo sono state presentate migliaia di denunce di profili hackerati, furto di dati sensibili e adescamento online.

Secondo Tarana Halim, ministro per le Poste e le telecomunicazioni, “il 73% delle donne che utilizza internet è vittima di cyber bullismo o altre forme di crimini in rete. Di queste, almeno il 23% non sporge denuncia. Rispetto a due anni fa, quando non avevamo ricevuto nessuna comunicazione in tal senso, oggi sappiamo che almeno 100 ragazze cristiane sono vittime di questo crimine”.

Shomit Gomes, (altro nome di fantasia), studente universitario, invece ha deciso di denunciare la sua disavventura e ha chiesto l’aiuto della polizia. Egli riporta che alcuni anni fa, quando viveva ancora nel suo villaggio, ha avuto una relazione sentimentale con una ragazza. A quel tempo i due si sono scambiati foto in atteggiamenti amorosi, presi dal sentimento che li univa. Ora la loro relazione è finita, ma sono rimasti in buoni rapporti. “Non sappiamo come sia potuto succedere – dice – ma le nostre immagini sono finite in mano ad una terza persona che sta ricattando la mia ex fidanzata. Sta minacciando di diffondere le nostre foto su internet, se non gli consegniamo del denaro”.

Ieri intanto la polizia ha arrestato Safat Ahmen e Shadman Sakif, colpevoli di aver violentato due studentesse universitarie in un hotel di Dhaka. Le giovani hanno sporto denuncia contro i due aggressori, che le avevano anche minacciate di pubblicare online il video dello stupro, se avessero osato parlare della violenza sessuale.

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