12/01/2009, 00.00
THAILANDIA
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Bangkok, la coalizione di governo esce rafforzata dalla tornata elettorale

di Weena Kowitwanij
Ieri il voto in 22 province del Paese per rimpiazzare 29 seggi parlamentari rimasti vacanti. I partiti che sostengono il primo ministro Abhisit Vejjajiva si aggiudicano 20 seggi e il governatorato di Bangkok.

Bangkok (AsiaNews) – Il Democrat Party e la coalizione di governo che sostiene il premier Abhisit Vejjajiva hanno conquistato 20 dei 29 seggi parlamentari in palio nella tornata elettorale di ieri. Il partito del Primo ministro thailandese si aggiudica anche il governatorato di Bangkok: sarà Sukhumbhan Baripatra, candidato democratico, il 17esimo governatore della capitale.

Un trionfo per la coalizione del premier Abhisit – nominato lo scorso 15 dicembre dopo mesi di crisi politica – che esce rafforzato dall’esito delle urne: “Ringrazio tutti i thailandesi per aver votato” ha affermato il premier. “Vi assicuro che i seggi in più che abbiamo conquistato, permetteranno al governo di lavorare in modo più snello in sede parlamentare”.

Nel voto di ieri erano in palio 29 seggi parlamentari, vacanti dal dicembre scorso in seguito alla decisione della Crte costituzionale di sciogliere alcuni partiti del precedente governo. Gli elettori di 22 province hanno scelto fra 83 candidati di 13 diversi partiti. Il Democrat Party ha ottenuto 7 seggi, al Chart Thai Pattana 10 seggi e 3 per il Pheu Pandin. Ora la coalizione di governo ha 259 deputati – prima del voto erano 239 – su un totale di 480 membri del parlamento. L’opposizione conquista 9 seggi e passa da 198 a 207. L’affluenza alle urne è stata del 60%; entro un mese la Commissione elettorale dovrà ratificare il voto e annunciare l’ufficialità del risultato.

Per il premier Abhisit “i votanti hanno confermato la loro fiducia nel sistema democratico” . Egli esprime un ringraziamento particolare agli elettori che hanno permesso la nomina di Sukhumbhan Baripatra a nuovo governatore di Bangkok, che avrà il compito di “continuare l’opera del predecessore”, anch’egli esponente dei democratici. Abhisit ribadisce che la coalizione di governo potrà guidare il Paese “con maggiore stabilità” e promette di adempiere all’incarico con “rinnovato senso di responsabilità”. Fra le priorità in agenda vi sono la crisi economica, la povertà, l’educazione, la sanità e il benessere di tutti i thailandesi.

Anche i leader religiosi lanciano appelli alla stabilità e alla concordia: “Secondo i principi del Buddha – sottolinea Phramahavuthichai Vachiramaetee – siamo tutti fratelli. Se non mettiamo da parte l’odio e la logica della vendetta, sarà difficile costruire una società unita e pacifica”. Gli fa eco padre Miguel Garaizabal, sj, secondo il quale “in tempo di crisi le religioni devono giocare un ruolo di primo piano nel costruire la pace. Dobbiamo anche essere in grado di accettare le differenze, rispettare la dignità umana e promuovere una società che sia davvero pacifica”.

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