09/01/2020, 12.20
BANGLADESH
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Bakshanagar, p. Philip Tushar Gomes è il primo sacerdote da 250 anni

di Sumon Corraya

Il prete, 37 anni, è stato ordinato il 3 gennaio. La sua è stata una vocazione adulta, “quando tutti gli altri uscivano dal seminario”. Ha lavorato nella pastorale giovanile e desidera continuare a farlo; opera come guida spirituale per le vocazioni mature; vuole risolvere le sfide della società cristiana come le dispute terriere.

Dhaka (AsiaNews) – P. Philip Tushar Gomes, 37 anni, è il primo sacerdote del suo villaggio di Bakshanagar, nella divisione di Dhaka, da quando 250 anni fa è arrivato il cristianesimo. Egli è stato ordinato il 3 gennaio scorso, alla presenza di mons. Shorot Francis Gomes e di 500 cattolici. Ad AsiaNews dice: “Dio mi ha scelto per lavorare per il suo Regno dal nostro villaggio. Sono davvero felice e lo servirò in maniera appropriata. I miei genitori e i miei amici mi hanno sempre incoraggiato. Sant’Antonio da Padova ha benedetto il nostro villaggio che attendeva un prete. Attraverso di me è stata esaudita la richiesta”.

P. Philip appartiene alla chiesa di sant’Antonio da Padova, che conta circa 300 cattolici. Il villaggio ha donato alla Chiesa bengalese 14 suore, ma mai un sacerdote prima di lui. Thomas Rozario, un leader locale, afferma: “Oggi è davvero un giorno significativo. Siamo davvero felici di avere un prete del nostro territorio. Abbiamo atteso a lungo e pregato tanto. Alla fine Dio ha ascoltato il nostro appello. Ringraziamo il Signore che un nostro figlio lavora per Dio. Spero che molti altri bambini entrino in seminario e nelle case di formazione”.

Il sacerdote racconta la sua vocazione: “I miei genitori hanno sempre desiderato che diventassi prete, ma non ho studiato in seminario. Sono entrato in seminario solo nel 2012, all’età di 30 anni. Durante il college ho lavorato come animatore nella Commissione episcopale per i giovani. Facevo il volontario. A quel tempo ho realizzato che se avessi lavorato in modo gratuito, avrei avuto in cambio gioia. Ho avuto auto soddisfazione. Ho anche realizzato che se fossi diventato sacerdote e donato il mio servizio, sarei stato ancora più felice nella vita donandomi in maniera altruista”.

Dopo la laurea specialistica in gestione del turismo, p. Philip ha avuto la chiamata alla vita religiosa ed è entrato in seminario. “I miei amici – ricorda – mi dicevano che alla mia età era più frequente che i ragazzi uscissero dal seminario. Perciò io ero un’ispirazione per loro”. “Avevo scoperto – prosegue – la bellezza del lavoro gratuito. La vita religiosa offre la grande opportunità di servire gli esseri umani. Ho parlato con me stesso e con Dio. Ho capito che il sacerdozio era ciò che volevo e ho scelto questa vita per servire le persone”.

Il primo incarico è stato come assistente parroco della chiesa di Tumilia a Gazipur, sobborgo industriale della capitale. Esprime il desiderio di lavorare per i giovani. “L’ho già fatto in passato ed ero felice. Riesco a entrare in confidenza con loro. Dato che ho scoperto la mia vocazione religiosa tardi, vorrei lavorare per le vocazioni mature. Sto iniziando a farlo con alcuni giovani che hanno terminato gli studi e vorrebbero diventare sacerdoti. Li sto aiutando dando loro consigli e linee guida”.

Accanto alla pastorale giovanile, il neo ordinato vorrebbe associare il lavoro su “tematiche che pongono sfide alla società cristiana, come le dispute sulle terre, i problemi matrimoniali e per la costruzione della pace”.

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