15/02/2020, 09.00
INDIA
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Assam, musical e Bibbia per contrastare il consumo di droga tra i bambini

Lo spettacolo teatrale è a cura della compagnia “The Upper Room” di Goa. Gli attori sono 75 adolescenti tra i 13 e i 14 anni con un passato di abuso di sostanze stupefacenti. Dialogo e lavori di gruppo per spingere i bambini a raccontare la propria esperienza e a trovare soluzioni ai problemi.

New Delhi (AsiaNews) – Un musical sulla Bibbia per contrastare il consumo di droghe e alcol tra gli adolescenti. È quello messo in scena nella Hilltop Christian School di Diphu, in Assam, l’8 febbraio scorso. P. Felix Anthony, portavoce della Chiesa cattolica nel nord-est dell’India che racconta l’iniziativa, confida una speranza: “Che seminari e musical come questo possano giocare un ruolo chiave nel difficile contesto di abuso di droghe e sostanze stupefacenti nell’intera regione”.

Il musical è stato allestito dalla compagnia “The Upper Room” (la stanza di sopra), con sede a Goa. La preparazione dello spettacolo è durata una settimana e ha coinvolto 75 adolescenti tra i 13 e i 14 anni, tutti con un passato di abuso di sostanze psicotrope, tra le quali la marijuana. P. Anthony spiega: “Sono venuti per superare la dipendenza e costruire una ambizione per la propria vita”.

A livello nazionale, la dipendenza da sostanze allucinogene colpisce anche le giovani generazioni. Secondo un sondaggio condotto dal Ministero per la giustizia sociale e la responsabilizzazione nel 2019, circa l’1,3% della popolazione tra i 10 e i 17 anni consuma bevande alcoliche; nella stessa fascia d’età, il consumo di cannabis è lo 0,9%; quello di oppioidi l’1,8%; di inalanti (come la cocaina e l’amfetamina) l’1,17%.

Georg Schaberger, cofondatore della compagnia teatrale, racconta: “Più i ragazzi si esercitavano nell’interpretare i personaggi biblici come Giobbe, più esprimevano fiducia in se stessi e mostravano coraggio e determinazione nell’affrontare le sfide del momento”. Secondo lui, “entrambe le trasformazioni, sia quella di Giobbe che degli adolescenti, è stata possibile grazie alla loro abilità nel cambiare e resistere alle circostanze avverse, non rinunciando alle proprie convinzioni nonostante le esperienze negative del passato”.

Ansan Samuel, uno dei membri, spiega che prima della performance finale, il gruppo ha organizzato incontri in cui i ragazzi hanno potuto parlare dei problemi personali. Le sessioni, evidenzia, “sono servite per aiutarli a trovare possibili soluzioni. I dialoghi e i lavori di gruppo rivestono una parte cruciale nel nostro modello, basato sul vivere una trasformazione della cultura scolastica centrata sull’apprezzamento, il senso di gratitudine e la formazione della leadership”.

Uno dei ragazzi partecipanti afferma: “C’è un me che adesso vuole porsi alla guida”. Un altro aggiunge: “The Upper Room ha piantato semi positivi nella nostra vita. Speriamo che questi semi crescano fino a diventare grandi alberi che producono buoni frutti per la società”. Esther Suibung Khozol, preside della scuola cristiana, esprime “soddisfazione per il seminario e la speranza che abbia un impatto duraturo sui giovani”.

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