01/07/2010, 00.00
CINA
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Arrestato Liu Xianbin per avere chiesto rispetto dei diritti umani

L’attivista del Sichuan ha già scontato quasi 13 anni di carcere per ragioni analoghe. Su internet già raccolte centinaia di firme per una lettera aperta che ne chiede il rilascio. Nell’Hubei in carcere psichiatrico chi osa presentare petizioni al governo.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Di nuovo in carcere l’attivista pro-diritti Liu Xianbin, arrestato il 28 giugno a Suining (Sichuan) per “istigazione alla sovversione contro il potere statale”. Liu ha scontato 10 anni dal 1999 per “sovversione contro il potere statale” ed è stato rilasciato da  circa un anno nel novembre 2008.

Renee Xia, direttore del gruppo Chinese Human Rights Defenders, spiega che Liu, nonostante l’ingiusta carcerazione, “dal suo rilascio ha ripreso a promuovere i diritti umani e la democrazia ed è diventato un’importante figura tra gli attivisti in Sichuan. Con il suo arresto… il governo dimostra un crescente nervosismo per la situazione nella provincia”. Ben 14 poliziotti lo hanno arrestato e gli hanno anche perquisito casa sequestrando computer, carta di credito e documentazione relativa agli articoli pubblicati da Liu su siti internet esteri. Il giorno dopo funzionari della Sicurezza hanno maltrattato e minacciato la moglie e la figlia di 13 anni andando a trovarla a scuola.

Saputo dell’arresto, centinaia di internauti hanno sottoscritto una lettera aperta che denuncia la detenzione di Liu e ne chiede l’immediato rilascio. Il noto avvocato Chen Mingxian è andato a Suining per assumerne la difesa.

Chrd spiega che Liu è accusato di avere scritto articoli su diritti umani e democrazia, preso contatti con altri democratici e difensori dei diritti divenendo anche uno degli originari 303 firmatari del documento Carta 08 pubblicato nel dicembre 2008 per chiedere più democrazia e rispetto dei diritti. Questo potrebbe essere considerato reato in quanto la condanna del 1999 comprende 3 anni di privazione dei diritti politici dopo la liberazione.

Liu ha partecipato alle proteste del movimento democratico del 1989 e per questo nel 1992 è stato condannato a 2 anni e mezzo di carcere. Dopo il rilascio ha proseguito la sua battaglia per la quale ha scontato gli altri 10 anni di carcere.

Pechino cerca di far tacere con carcere e persecuzioni chi chiede democrazia e rispetto dei diritti. Chrd denuncia che il 29 giugno scorso Liao Meizhi è stata internata in ospedale psichiatrico a Qianjiang (Hubei) da quando l’11 febbraio ha cercato di presentare una petizione al governo cittadino. Liao, che era col marito e la cognata, è stata portata via e da allora si erano perse notizie. E’ già stata internata in ospedale psichiatrico per avere fatto petizioni.

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