Arrestati e sotto processo i due cristiani Kachin sequestrati dall’esercito birmano
Dumdaw Nawng Lat e Langjaw Gam Seng, della Kachin Baptist Convention (Kbc), sono indagati per “associazione illegale”. Essi avrebbero operato a favore di associazioni “fuorilegge”. "Colpevoli" di aver diffuso le foto di una chiesa cattolica bombardata. Rischiano fino a cinque anni di prigione. Attivisti e associazioni accusano la mancata tutela legale dei due.
Yangon (AsiaNews) - La polizia della cittadina di Muse, nello Stato settentrionale Shan, in Myanmar, ha aperto un fascicolo di inchiesta a carico di due leader cristiani Kachin, dei quali non si avevano notizie dalla vigilia di Natale. Secondo quanto riferisce un funzionario locale, l’accusa a loro carico è di “associazione illegale”, in base a una controversa legge dell’epoca coloniale. Fonti locali riferiscono che i militari hanno consegnato il 24 gennaio scorso i due leader cristiani, dopo averlo trattenuti nelle ultime quattro settimane.
Protagonisti della controversa vicenda il 65enne Dumdaw Nawng Lat, leader della Kachin Baptist Convention (Kbc) e il 35enne Langjaw Gam Seng (nella foto), della sezione giovanile del movimento battista Kbc. Entrambi sono stati fermati dai soldati governativi per aver divulgato informazioni alla stampa in merito al bombardamento di una chiesa cattolica nello Stato Shan ai primi di dicembre.
Gli inquirenti hanno aperto un fascicolo di inchiesta in base a due commi di una norma del 1908 contro l’associazionismo illegale; i due, secondo l’accusa, avrebbero fornito sostegno al movimento ribelle Kachin Independence Army (Kia), da tempo in lotta contro l’esercito birmano. Già in passato la legge è stata usata per arrestare leader e politici regionali, che avrebbero intrecciato legami con gruppi etnici armati e continua ad essere sfruttata ancora oggi per reprimere il dissenso.
“Sono stati incriminati in base alle Sezioni 17/1 e 17/2” riferisce un poliziotto della caserma di Muse dietro anonimato, perché essi “hanno legami con organizzazioni fuorilegge”. Entro i prossimi 15 giorni i due leader cristiani dovrebbero comparire in aula per il processo.
Attivisti e organizzazioni pro diritti umani accusano le autorità birmane e i militari di aver negato il diritto alla difesa ai due cristiani battisti, che non hanno potuto sinora beneficiare dell’assistenza di un legale e chiedono il loro rilascio. Al contempo hanno rilanciato la campagna di pressione internazionale sul governo di Naypyidaw perché modifichi o cancelli in toto la legge, oggetto di abusi.
In caso di colpevolezza i due leader cristiani rischiano fino a tre anni di carcere per il primo capo di imputazione e altri cinque per il secondo. Sulla vicenda è intervenuto anche Zaw Htay, portavoce del presidente birmano, il quale avrebbe assicurato che Dumdaw Nawng Lat e Langjaw Gam Seng riceveranno “piena assistenza legale” nel corso del dibattimento in aula.
Entrambi appartengono Kachin Baptist Convention (Kbc), organizzazione evangelica che ha il proprio quartier generale a Myitkyina, capitale dello Stato settentrionale Kachin. L’ente opera soprattutto nel campo dell’assistenza agli sfollati, in fuga dai combattimenti fra esercito birmano e ribelli Kachin che, negli ultimi tempi, sono sconfinati anche nel vicino Stato Shan.
Da alcune settimane si è intensificata l’avanzata del Tatmadaw nei territori del nord-orientali. Le truppe di Naypyidaw utilizzano attacchi aerei e terrestri per colpire le postazioni delle milizie etniche, causando un numero indefinito di morti e arrestando civili in modo indiscriminato. L’arcivescovo di Yangon, il card. Charles Bo, ha più volte fatto appello a tutto il Paese affinché si cerchi la pace.
03/01/2017 13:31