Arrestata a Kuala Lumpur Mu Sochua, leader dell’opposizione cambogiana
È vicepresidente del Cambodia National Rescue Party (Cnrp), formazione politica sciolta da Phnom Penh nel 2017. Sochua voleva tornare in patria dopodomani, insieme al fondatore del Partito. La scorsa settimana, la Thailandia l’ha respinta al suo arrivo a Bangkok. “Il regime teme la determinazione dei cambogiani”.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità malaysiane hanno arrestato un’alta funzionaria del partito cambogiano d’opposizione, dopo che la vicina Thailandia ha bloccato la sua richiesta di tornare in Cambogia e Phnom Penh ha invocato il suo fermo. Mu Sochua (foto), 65 anni, è la vicepresidente del Cambodia National Rescue Party (Cnrp) – formazione politica sciolta dalla Corte suprema nel 2017.
Le forze di sicurezza malaysiane hanno bloccato la donna nell’aeroporto della capitale ieri, prima del suo rimpatrio. Questo era previsto per dopodomani insieme a quello del fondatore del partito, Sam Rainsy. Il politico ha annunciato che tornerà in patria insieme ad alti esponenti del Cnrp nel giorno del 66mo anniversario dell’indipendenza cambogiana dalla Francia; ha promesso che guiderà la “restaurazione della democrazia” nel Paese, dove da 34 anni governa il primo ministro Hun Sen.
“Al momento, [Mu Sochua] si trova nell'Ufficio immigrazione dello scalo”, afferma Jerald Joseph, membro della Commissione malaysiana per i diritti umani. Joseph dichiara di aver parlato ieri con Sochua, a cui le autorità hanno assicurato che non sarà deportata in Cambogia. Non è ancora chiaro dove la vicepresidente del Cnrp sarà trasferita. La scorsa settimana, la Thailandia ha respinto Sochua al suo arrivo a Bangkok. In seguito, la donna è volata in Indonesia. Ieri, l'ambasciata cambogiana a Jakarta ha chiesto il suo arresto, dopo che la donna aveva tenuto una conferenza stampa.
Quest'anno, Phnom Penh ha arrestato almeno 48 attivisti dell'opposizione, con l’accusa di complotto per rovesciare il governo del primo ministro Hun Sen. Temendo di finire in carcere, decine di oppositori sono fuggiti dal Paese, ma hanno promesso di tornare per sostenere Rainsy. Nella conferenza di Jakarta, interrogata su come il governo cambogiano si sentisse in merito al ritorno degli attivisti, Sochua ha dichiarato: “Di cosa hanno paura? Temono assolutamente la determinazione del popolo cambogiano, che sta rispondendo in modo positivo al nostro appello. Questo è: ‘Insieme, costruiremo una Cambogia migliore’”.
23/09/2019 12:00
12/09/2016 12:56