Arcivescovo di Bangalore: Scioccato per la dissacrazione della chiesa di san Francesco d’Assisi
Stanotte i criminali hanno danneggiato l’altare e distrutto il tabernacolo. Le ostie gettate a terra, “dissacrazione del Nostro Signore Eucaristico e Salvatore”. Mons. Machado proclama una giornata di riparazione e preghiera il prossimo 24 gennaio.
Bangalore (AsiaNews) – “Scioccato e distrutto dal dolore”: è la reazione di mons. Peter Machado, arcivescovo di Bangalore, alla notizia della dissacrazione della chiesa di san Francesco d’Assisi, avvenuta stanotte. Forse in un tentativo di furto, i criminali hanno messo a soqquadro l’altare rovesciando le ostie benedette sul pavimento. “Non solo – afferma in una nota – sono terribilmente scioccato, ma anche addolorato nel profondo per la dissacrazione compiuta verso il Signore eucaristico in quella chiesa”.
La parrocchia è situata nel quartiere di Kengeri, sobborgo di Bangalore (Karnataka). Il prelato racconta di essere stato informato dell’atto vandalico dal parroco, p. Satish, dell’Ordine dei frati cappuccini. Al momento non si conosce la natura del gesto. La comunità cristiana ha sporto denuncia presso la stazione di polizia locale ed è in corso un’indagine.
I criminali hanno dissacrato l’altare e distrutto il tabernacolo. Secondo le prime testimonianze, dal luogo di culto non è stato rubato nulla, quindi l’intento sarebbe stato quello di arrecare danno alla chiesa. Ad ogni modo, la polizia non esclude alcuna ipotesi.
Mons. Machado prosegue: “Sappiamo tutti che questo sacrilegio e grave offesa verso nostro Signore Benedetto e Salvatore, è una questione di grande preoccupazione non solo per i parrocchiani, ma affligge anche i sentimenti religiosi di tutti noi nell’arcidiocesi”.
In simili casi, sottolinea, “di solito è l’intera diocesi che deve fare penitenza e riparazione nelle chiese e nelle case religiose per questa azione sacrilega e vergognosa”. Pertanto invita: “Vi chiedo di osservare un giorno di riparazione il prossimo 24 gennaio, un venerdì, in tutta l’arcidiocesi, per lodare, adorare e glorificare il Signore eucaristico in maniera davvero speciale. Preghiamo inoltre per coloro che lo hanno offeso compiendo un atto così sacrilego”.
“Chiedo – esorta infine – a parroci e cappellani che quel giorno espongano per l’adorazione il Santissimo Sacramento, e lo lascino [esposto] per almeno 12 ore dalla mattina alla sera, per la venerazione pubblica in tutte le chiese e case religiose dell’arcidiocesi”.