Appello del Milf ai Maute per la liberazione di p. Chito: ‘Allah vi ricompenserà’
Il sacerdote ostaggio dei terroristi dallo scorso 23 maggio con altri 240 civili. Ghadzali Jaafar: “Il profeta ha rispettato tanti leader religiosi e non-combattenti”. Il Milf sta aiutando il governo filippino a creare un corridoio umanitario di pace. Salvate oltre 250 persone. Il New People’s Army si unisce ai combattimenti contro i jihadisti.
Zamboanga (AsiaNews/Agenzie) – Un alto funzionario del Moro Islamic Liberation Front (Milf) ha chiesto il rilascio del prete cattolico e degli oltre 200 civili tenuti in ostaggio dai guerriglieri islamisti Maute, che dal 23 maggio scorso assediano Marawi. “Ci appelliamo a coloro che ancora tengono prigioniero p. Chito (Teresito Suganob), affinché lo liberino in nome della pace”, ha dichiarato Ghadzali Jaafar, vice presidente del Milf per gli affari politici.
P. Chito, vicario generale della prelatura di St. Mary a Marawi e cappellano dell'Università Statale di Mindanao (Msu), è stato rapito dai militanti legati allo Stato islamico nelle prime ore dell'assedio, insieme a due impiegate della chiesa e una dozzina di fedeli. In un video rilasciato dai guerriglieri Maute la scorsa settimana, il sacerdote aveva dichiarato di far parte di un gruppo di circa 240 ostaggi.
“Egli [p. Chito] è un sacerdote, un leader religioso. Al suo tempo, il profeta Maometto ha rispettato tanti leader religiosi e non-combattenti, come figli, donne, anziani. – ha continuato Jaafar – Liberate Suganob il prima possibile. Siamo sicuri che tale azione sarà ricompensata da Allah”.
P. Chito ha lavorato per oltre 20 anni in varie strutture della prelatura, stabilita dal Vaticano alla metà degli anni '70 per “offrire una riconciliante presenza” tra i musulmani. Conosciuto e stimato per le sue attività per il dialogo interreligioso, egli ha più volte sostenuto gli attivisti Maranao [gruppo etnico musulmano originario di Mindanao ndr]nella loro battaglia per elezioni trasparenti nella provincia.
Il Milf sta aiutando il governo filippino a creare un corridoio umanitario di pace per cercare di salvare i civili ancora intrappolati in case ed edifici da circa due settimane, non essendo in grado di fuggire per paura di essere colpiti dal fuoco incrociato. Il presidente Rodrigo Duterte ha dichiarato ieri di aver accettato l’offerta di Nur Misuari, presidente e fondatore del Milf, di inviare circa 2mila dei suoi uomini per unirsi ai combattimenti contro i jihadisti Maute.
L'iniziativa del corridoio di pace ha portato ieri ad una tregua di quattro ore, seppur limitata ad un’area di tre chilometri che attraversa il quartiere degli affari di Marawi. Il portavoce presidenziale Ernesto Abella ha dichiarato oggi che la “pausa umanitaria” dalle 8,00am alle 12,00 di ieri ha portato al salvataggio di 179 civili, mentre 95 persone erano state salvate alle sei del mattino nella zona di Dansalan. Due soldati sono rimasti feriti durante le operazioni, nel momento in cui un’anziana è stata colpita a morte da un cecchino Maute.
L’amministrazione Duterte ha offerto ai combattenti del Milf coinvolti nelle missioni di salvataggio di diventare membri regolari delle Forze armate filippine. Il presidente ha recapitato la stessa offerta ai ribelli maoisti del New People’s Army (Npa), nonostante la scorsa settimana il governo abbia interrotto la quinta tornata di colloqui di pace con il gruppo paramilitare.
Il National Democratic Front of the Philippines (Ndfp), di cui l’Npa fa parte, ha deciso ieri di prender parte alla battaglia contro i guerriglieri Maute e di osservare un cessate il fuoco con il governo filippino durante il conflitto di Marawi. L’Ndfp ha comunicato che la decisione comporta la ridistribuzione dei combattenti dell’Npa vicino a Marawi e a North Cotabato per affrontare in maniera diretta il gruppo terroristico.
30/05/2017 12:34
29/05/2017 11:52
18/09/2017 11:16