17/11/2010, 00.00
SRI LANKA
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Appello dei pescatori al card Ranjith: bloccare il progetto governativo

di Melani Manel Perera
L'Alleanza per la protezione della laguna invoca la "mediazione" dell'arcivescovo di Colombo con l'esecutivo, che intende realizzare una base di atterraggio per gli idrovolanti. Il Vice-ministro dell'aviazione aveva assicurato una pausa nei lavori, ma le promesse sono state disattese. Per il governo il progetto porterà turismo e capitali. I pescatori: "distruggerà le nostre vite".

Colombo (AsiaNews) - L'Alleanza per la protezione della laguna di Negombo, situata circa 40 km a nord della capitale, invita il card Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, a "mediare con il governo" per bloccare il progetto di sviluppo della zona, che prevede la realizzazione di una base per  decollo e atterraggio di idrovolanti. L'appello è contenuto in una lettera consegnata al neo cardinale il 15 novembre scorso e illustrata in una conferenza stampa tenuta nel Centro per le attività sociali e religiose. I pescatori, la maggior parte dei quali di fede cattolica, auspicano "una piena attenzione e la mediazione" del porporato, dopo le promesse disattese dal governo.  Nei giorni scorsi Dayasritha Tissera, Vice-ministro dell'aviazione civile, aveva assicurato l'interruzione del progetto che riguardava la laguna di Negombo. Tuttavia, a poche ore di distanza dalle parole del rappresentante governativo, sono ripresi i lavori di scavo nell'area.

 

Gli esponenti dell'Alleanza sono favorevoli a uno sviluppo della zona, ma esso non deve andare a discapito della vita della popolazione e del lavoro dei pescatori, le cui esistenze sarebbero "perdute" con la creazione di un'area per gli idrovolanti. A nulla sono servite le proteste della popolazione locale e le "rassicurazioni" dei funzionari dell'esecutivo.

 

Sulla questione è intervenuto anche Herman Kumara, segretario generale del World Forum for Fisher People (WFFP), che parla di una "popolazione che si aspetta la fine immediata delle opere di scavo". Egli aggiunge che le persone "si sentono prese in giro dai politici", perché attendevano "una soluzione, dopo le parole rassicuranti pronunciate dal Vice-ministro". "Tutte le parti in causa - conclude il segretario generale WFFP - compresa la Chiesa cattolica e la leadership politica, incluso il presidente, devono interessarsi alla questione e trovare una soluzione". L'11 novembre scorso il Vice.ministro Dayasritha Tissera ha suggerito ai pescatori di trovare una soluzione "alternativa"; nel frattempo il governo avrebbe "interrotto" il progetto, aprendo a un dialogo "fra il presidente e i pescatori" per trovare una via di uscita soddisfacente per entrambe le parti.

 

Le promesse dell'esecutivo sono state disattese, ma non è mancata la solidarietà dei leader cattolici verso i lavoratori. P. Patrick Perera, vicario generale di North Colombo, ha confermato che "la Chiesa cattolica è dalla parte dei pescatori, la maggioranza dei quali sono cattolici". Almeno 18 fra sacerdoti e suore delle parrocchie dell'area della laguna hanno partecipato alla riunione dei pescatori, in segno di solidarietà. Subhashini Kamalanathan e Milina Kumari, attiviste per i diritti delle donne, riferiscono ad AsiaNews di nutrire fiducia nell'arcivescovo Ranjith, perché saprà mediare col governo e trovare una soluzione per i pescatori.

 

A oggi vi sono circa 3500 pescatori la cui sopravvivenza dipende dalla laguna e le risorse che essa offre. Nell'area si sono formati 10mila nuclei familiari, suddivisi in 35 villaggi. Il Ministero dell'aviazione civile afferma che il piano di sviluppo legato agli idrovolanti garantirà una crescita record nel settore del turismo. La realizzazione di attrezzature e locazioni di lusso attireranno, aggiunge il ministero, almeno 2,5 milioni di turisti entro il 2015.

 

Ranjith Fernando, presidente dell'Autorità di gestione della laguna di Negombo, è uno dei più strenui oppositori degli scavi alla baia di Mada Bokka, "una delle zone più ricche di gamberetti". Egli si chiede chi "abbia ordinato le operazioni di scavo" e se, nel 2006, vi erano ragioni di sicurezza per l'uso della baia da parte della marina, oggi "non vi sono minacce e non vi è più bisogno di disturbare o distruggere" l'ecosistema naturale della zona. Anche il presidente lancia il proprio appello alla Chiesa cattolica perché "fermi tutto questo". Shirani Fernando, pescatrice e leader della Sri Vimukthi Fisher Women Organization, sottolinea che grazie ai proventi della pesca "garantiamo l'istruzione ai nostri figli" e una distruzione dell'ecosistema della laguna "distruggerebbe anche le nostre vite... per questo siamo contro il progetto".

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