26/02/2007, 00.00
CINA
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Altri 20 argomenti tabù per imbavagliare media ed editori

Il Dipartimento per l’amministrazione della propaganda di radio, film e televisione ha stabilito nuove regole censorie che vietano letture e riferimenti a momenti storici cinesi e sovietici, ma anche a tutto ciò che riguarda la protezione dei diritti umani e lo stile di vita dei nuovi ricchi.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Le autorità che controllano i media cinesi hanno imposto la censura su 20 nuovi argomenti: si tratta di un modo “per promuovere un’atmosfera armoniosa in vista delle prossime consultazioni nazionali e di partito”.
 
Le restrizioni colpiscono eventi storici – come la campagna anti-destra ai tempi di Mao, la Rivoluzione culturale e la recente campagna anti-corruzione – ma anche argomenti come il dibattito sulla libertà dei media e le campagne a favore della protezione dei diritti civili e legali.
 
Le nuove restrizioni sono state spiegate ai diretti interessati il 12 gennaio scorso, durante l’ultimo incontro del Dipartimento per l’amministrazione della propaganda di radio, film e televisione, ma non sono state rese pubbliche.
 
L’incontro si è svolto un giorno dopo la riunione nazionale dell’Amministrazione generale per la stampa e del Dipartimento centrale per la pubblicità, durante la quale 8 intellettuali sono stati criticati per aver “superato i limiti” nelle loro opere.
 
Secondo alcuni intellettuali cinesi, che avrebbero preso visione delle direttive segrete decise durante questi incontri, “i riferimenti a temi come la campagna anti-destra devono sempre essere limitati, e per principio non dovrebbero essere neanche nominati”. Inoltre, il 90esimo anniversario della russa Rivoluzione d’ottobre “deve essere censurato”, mentre vanno limitati i riferimenti al crollo dell’Unione Sovietica e dei suoi Stati satellite.
 
Naturalmente, il bando copre anche tutto ciò che tratta di “corruzione giudiziaria, protezione dei diritti umani, crimini sessuali, il tenore di vita dei nuovi ricchi ed i racconti legati alla prostituzione”. Infine, non si può parlare “dei grandi piani di costruzioni previsti dal governo, e tanto meno paragonarli ad altri con un punto di vista occidentale”.
"L'atmosfera armoniosa" che si vuole preservare con la censura è in obbedienza allo slogan di Hu Jintao, "costruire una società armonica", attuando uno sviluppo più equilibrato e una ricchezza più diffusa. L'idea di Hu cerca di frenare le crescenti tensioni sociali presenti in Cina. Ma la "società armonica" serve per evitare scossoni alla imminente Assemblea nazionale del popolo e al Congresso del partito comunista previsti rispettivamente in marzo e in ottobre.
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