05/02/2021, 08.18
KAZAKISTAN
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Almaty, solidarietà e scioperi per affrontare la crisi

di Vladimir Rozanskij

Negli ultimi tempi il numero dei bisognosi è aumentato in modo enorme. Famiglie benestanti offrono pranzi gratuiti alle persone colpite dalla pandemia e dall’isolamento, quali pensionati, nullatenenti e persone con possibilità limitate. Paghe troppo basse per gli autisti di autobus. Il controllo Bluetooth su bambini e minorenni.

Mosca (AsiaNews) – Da qualche settimana, nella città più popolosa del Kazakistan (quasi due milioni di persone), Almaty, opera un servizio volontario di aiuto tra i cittadini: i più benestanti offrono pranzi gratuiti alle persone colpite dalla pandemia e dall’isolamento, quali pensionati, nullatenenti e persone con possibilità limitate. Negli ultimi tempi il numero dei bisognosi è  aumentato in modo enorme. gli organizzatori del progetto confidano di riuscire non soltanto a sfamare tutti questi indigenti, ma anche ad aiutare la loro socializzazione.

La preparazione del cibo comincia fin dal mattino presto in piccole cucine d’appartamento. Ogni giorno, senza festivi, vengono preparati 150 container con i pranzi da portare alle bancarelle e agli sportelli dove le persone vengono a prelevare il cibo gratis. Zuppa di fiocchi d’avena con salami cotti, due pezzi di pane bianco e uova costituiscono il menu standard, ma il cibo varia ogni giorno secondo un menu bisettimanale.

Una cittadina di Almaty, Rasima Temerbaeva (foto 1), ha raccontato a currentime.tv di aver cominciato ad aiutare i più bisognosi già 7 anni fa, come iniziativa individuale. Ora ha trovato molti compagni nell’iniziativa. Alla domanda sui motivi che la spingono a tali azioni, Rasima ha semplicemente raccontato di aver provato fin dall’infanzia sentimenti di compassione per gli anziani soli del suo quartiere, e di aver sempre difeso dalle offese i conoscenti più deboli.

Il progetto si regge interamente sul crowdfunding, e spesso si deve interrompere per mancanza di aiuti. Nel 2019 il gruppo ha ricevuto anche un finanziamento statale per alcuni mesi, che non è stato rinnovato, e i partecipanti hanno imparato a mettere da parte il necessario per sostenere le azioni umanitarie. La Temerbaeva è stata insignita di varie onorificenze, ma lei stessa afferma di “apprezzare molto di più la riconoscenza delle persone semplici”.

Gli scioperi

Intanto nel Paese continuano gli scioperi di diverse categorie: il 3 febbraio si sono fermati gli autisti degli autobus di varie città, chiedendo aumenti di stipendio come già nei giorni scorsi avevano fatto gli operai dei pozzi petroliferi. A Shymkent, una città del sud del Kazakistan di quasi un milione di abitanti, le corse delle linee comunali sono state completamente interrotte; l’Akim (sindaco) Murat Aytenov ha promesso di risolvere la questione in giornata, ma pochi autisti si sono fidati delle sue promesse, e la gente è rimasta ammassata alle fermate ad attendere che passasse qualche mezzo.

Gli autisti si lamentano anche della mancanza di lavaggio e sanificazione degli autobus, e della totale assenza di forniture di pranzo nelle pause di lavoro: il tutto alla misera paga di circa 150 euro al mese. I controllori sugli autobus kazaki sono volontari senza stipendio, a cui al massimo viene offerto un piccolo rimborso spese o la possibilità di “pernottare sugli autobus”. Senza controllori nessun passeggero paga il biglietto.

Il governo centrale non sembra in grado di affrontare le gravi condizioni economiche del Paese, e mostra di avere altre preoccupazioni: il 3 febbraio è stato presentato dal ministero degli interni un progetto per controllare i bambini e i minorenni. Come ha spiegato il vice-ministro Saken Sarsenov, “introdurremo misure sperimentali per la salvaguardia dell’infanzia, usando tutti i mezzi possibili: telefoni cellulari, orologi, videocamere, applicando agli zaini e ai vestiti strumenti di controllo con batterie a lungo termine”. Il sistema non avrebbe neppure bisogno del collegamento alla rete internet, usando solo il Bluetooth. Il tutto sarebbe finanziato dai privati in accordo con lo Stato. La protezione dei minori eviterà che questi possano essere coinvolti in manifestazioni pubbliche, come avviene in questi giorni in tutta la Russia.

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