30/03/2015, 00.00
NEPAL
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Allarme dal Nepal: Terroristi indiani viaggiano in Europa con passaporto falso

di Christopher Sharma
Un'indagine condotta dalla polizia di Nepal e India rivela che sono stati identificati quattro terroristi islamici indiani che viaggiano da almeno sei anni con falso passaporto nepalese. Gli uomini sono riusciti a introdursi illegalmente nel Paese e a corrompere dei funzionari amministrativi. Il governo annuncia una punizione adeguata per i funzionari corrotti. Ex ministro degli Interni nepalese: “I terroristi traggono vantaggio dall’instabilità politica, dalla povertà e dalla corruzione dilagante”.

Kathmandu (AsiaNews) - Quattro terroristi islamici indiani viaggiano da anni in Europa e in Asia con falsi passaporti del Nepal, rilasciati da alcuni funzionari nepalesi corrotti. Le autorità hanno identificato i combattenti in Sahanwaj Miya, Mohmad Ahamad Hussein Miya, Mohamad Fahad Ansari e Irshad Ansari, tutti inclusi nella lista degli uomini più ricercati dalla polizia indiana. I quattro uomini sono coinvolti in una serie di attacchi terroristici compiuti in India a partire dal 2008 nelle città di Banaras, Gorakhpur, Faijabad, Jayapur, Ahamdabad, Lukhnow e New Delhi. In questi attacchi sono morte almeno 166 persone.

A rivelarlo, ieri, è una indagine compiuta dalla polizia del Nepal in collaborazione con quella indiana che ha denunciato l’attività terroristica di alcuni combattenti appartenenti al gruppo islamico Indian Mujahedeen. Il gruppo è stato fondato nel 2008 in India e combatte per la creazione di uno “Stato islamico nell’Asia del sud”. Secondo gli inquirenti, i terroristi sono riusciti a entrare in Nepal in modo illegale e hanno corrotto dei funzionari del distretto di Sunsari (Nepal meridionale) per ottenere passaporti e cittadinanza falsi. Le indagini riportano che i passaporti sono utilizzati da almeno sei anni.

Il ministro degli Interni del Nepal ha ammesso: “Queste persone stanno usando falsi passaporti del Nepal per viaggiare in diversi luoghi. Il governo del Nepal si sta attivando per cancellare questi passaporti e monitorare tali attività terroristiche”. Alcuni amministratori in pensione temono, però, l’esistenza di decine di tali abusi. Tra questi Bhim Rawal, ex ministro degli Interni, riferisce ad AsiaNews: “L’amministrazione dovrebbe indagare ed eliminare in modo definitivo questi abusi. Temiamo che ci siano decine di casi simili a causa della corruzione dei funzionari del Nepal”. “Noi dobbiamo fermare tutte le attività terroristiche e ogni tipo di supporto a questi gruppi. I terroristi possono trarre vantaggio dall’instabilità politica, dalla povertà e dalla corruzione dilagante nel Paese”, denuncia Rawal.

Il governo del Nepal ha disposto la convocazione delle autorità coinvolte nella concessione della falsa cittadinanza e dei passaporti. Il caso è stato portato davanti ai giudici, ora impegnati a stabilire la giusta punizione per gli amministratori corrotti. Durante le indagini alcune persone hanno anche rivendicato la loro parentela con i quattro uomini, parentela che in seguito si è dimostrata infondata.

Gli inquirenti hanno rivelato che i terroristi hanno svolto un periodo di esercitazione in Pakistan, dove si troverebbe tutt’ora uno dei quattro, Sahanwaj Miya. Gli altri tre invece starebbero per entrare in Europa per continuare le loro attività e guadagnare il sostegno da parte di altri gruppi islamici.

L’indagine congiunta conferma un fenomeno in atto negli ultimi anni: i terroristi islamici stanno provando a utilizzare il territorio del Nepal per le loro attività criminali. Nel 2014, per esempio, la polizia indiana ha arrestato Tehseen Akhtar, 23 anni, un leader dei mujahideen che proveniva dai territori al confine con il Nepal.

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