12/06/2008, 00.00
MYANMAR
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ACS: oltre 100mila euro gli aiuti inviati al Myanmar per Nargis

A un mese dal disastro l’Opera “Aiuto alla chiesa che soffre” raccoglie e manda alle diocesi di Yangon e Pathein 110mila euro. L’emergenza è ancora in corso e molti villaggi karen non hanno mai ricevuto altro aiuto che quello cattolico.
Roma (AsiaNews) – Superano i 100mila euro gli aiuti raccolti da “Aiuto alla Chiesa che soffre” (ACS) per le vittime del ciclone Nargis in Myanmar, dove in molte zone è solo l’intervento cattolico a portare sostegno alla popolazione. La cifra delle donazioni è stata resa nota dalla stessa Opera in un comunicato. Sulla base degli ultimi aggiornamenti ricevuti dalla Chiesa birmana, ACS ha stanziato ulteriori 80mila euro – destinati all’arcidiocesi di Yangon e alla diocesi di Pathein – affinché si possa procedere con i lavori per far tornare in uso le chiese e le strutture religiose di base. Con questo contributo, il totale degli aiuti inviati da ACS alla ex Birmania arriva a quota 110mila euro.
 
L’arcivescovo di Yangon, mons. Charles Bo, spiega che ancora non è possibile fare una valutazione precisa della situazione, perché alcune zone sono tuttora irraggiungibili. “Vista l’enormità dei danni, queste somme sono soltanto l’inizio di aiuti ancor più consistenti”, dichiara Pierre-Marie Morel, segretario generale di ACS. Prima possibile – riferisce ACS - si interverrà per riparare chiese e conventi danneggiati e che, ad oltre un mese dal disastro, si sono trasformati negli unici rifugi per migliaia di senza tetto.
 
Nel territorio della diocesi di Pathein – che si trova sul delta del fiume Irrawaddy, una delle regioni più devastate – una situazione particolare è quella dei villaggi di etnia Karen, per lo più praticanti religioni cristiane. “Di fatto, queste zone sono state escluse dagli aiuti governativi”, denuncia ad ACS una fonte locale. Ad Aima, in particolare, un sacerdote diocesano, un religioso e tre suore, hanno accolto la gente nel locale Centro parrocchiale e un campo di sfollati dipende esclusivamente dagli aiuti della diocesi.
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