29/03/2005, 00.00
TURCHIA
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Ad Antiochia cattolici ed ortodossi celebrano insieme la Pasqua

Antiochia (AsiaNews) - I 75 cattolici di Antiochia, la gloriosa Antiochia sull'Oronte dove per la prima volta i seguaci di Gesù furono chiamati cristiani, non hanno festeggiato la Pasqua il 27 marzo, come buona parte del mondo, ma lo faranno il primo maggio, in unione con la più numerosa comunità greco-ortodossa. E' ormai dal 1988, infatti, che in questa città nel sud della Turchia la Pasqua viene celebrata in un'unica data, seguendo l'antico calendario giuliano.

Padre Domenico Bertogli, cappuccino italiano, parroco ad Antiochia da 17 anni, ha ottenuto l'approvazione a tale celebrazione comune dall'allora vescovo dell'Anatolia, mons. Ruggero Franceschini, che si fece intermediario con la Congregazione romana competente, perché la più importante festa cristiana, fosse autentico segno di comunione tra le Chiese in questa realtà musulmana.

Gesto molto apprezzato dagli stessi ortodossi, realmente è diventato un primo passo di riconciliazione e unità tra le Chiese locali. Ad Antiochia, in effetti, i cristiani partecipano alle iniziative gli uni degli altri: matrimoni e funerali cattolici vengono celebrati nella chiesa ortodossa, la catechesi per gli adulti si svolge nella chiesa cattolica e vi partecipano anche numerosi ortodossi. Lo stesso responsabile dei catechisti cattolici è il figlio dell'abuna ortodosso. La campagna di condivisone quaresimale è realizzata insieme tra ortodossi e cattolici così come l'ufficio Caritas è gestito da entrambe le Chiese.

Anche la gerarchia ecclesiale vive in clima fraterno. Cordiali soprattutto i rapporti tra l'attuale vescovo cattolico del vicariato dell'Anatolia, mons. Luigi Padovese e il metropolita greco ortodosso dell'arcidiocesi di Aleppo e Alessandretta, Paulus Yazici, da cui dipende anche Antiochia.

Il metropolita ha inviato "sinceri auguri pasquali" al vescovo pregando il Risorto affinchè "Il Signore La benedica abbondantemente nella fermezza di proclamare incessantemente il Vangelo, nella forte e accorata speranza dell'unità dei cristiani perché Occidente ed Oriente possano annunciare insieme al mondo contemporaneo la Buona Notizia della Vittoria del Cristo sulla morte".

Auguri riportati a voce anche dalla delegazione dei cinque sacerdoti ortodossi di Antiochia e Iskenderun,  con relative mogli e con i responsabili laici delle loro comunità, che si sono recati ieri presso la sede del vescovado cattolico, per condividere in anticipo con mons. Padovese la gioia della resurrezione di Gesù il Cristo. Momento conviviale molto intenso e commovente in cui la Luce del Risorto ha reso ancora più luminosa e significativa la calda giornata primaverile in Alessandretta. (MZ)

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