19/03/2020, 08.52
INDIA
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Coronavirus: anche in India, chiese aperte solo per le preghiere individuali

Il numero dei positivi al Covid-19 è salito a 169, compresi tre decessi. Vescovi: “Evitare il panico e la violenza cieca”. Un malato si suicida gettandosi dal settimo piano dell’ospedale. Due studentesse aggredite perché presunte untrici. Disposizioni a sacerdoti e fedeli per il Triduo pasquale.

New Delhi (AsiaNews) – I cattolici sono dispensati dalla messa della domenica; le chiese rimarranno aperte per le preghiere individuali; evitare gli assembramenti, il gesto della pace, di baciare il crocifisso e di usare un solo asciugamano durante il rito della lavanda dei piedi del Giovedì Santo. Sono alcune delle nuove disposizioni diffuse ieri dal Consiglio regionale dei vescovi del nord-est indiano (Neirbc) per contenere la diffusione del coronavirus nel Paese.

Le linee guida dei vescovi sono state emanate al termine di un incontro di due giorni al centro pastorale di Dibrugarh, in Assam. P. Felix Anthony, portavoce della Chiesa del nord-est, racconta che mons. John Moolachira, arcivescovo di Guwahati e presidente dell’organismo regionale, ha lanciato un appello ai fedeli cattolici, alle parrocchie e a tutta la popolazione. Anzitutto, a nome di tutti i prelati, egli ha chiesto di “rispettare le istruzioni dei rispettivi Stati per ridurre la diffusione della pandemia”. Soprattutto, sottolineano i vescovi, il rispetto delle norme igieniche e delle necessarie precauzioni aiutano “a evitare il panico, perché la paura è più pericolosa del virus stesso”.

Con ogni probabilità, il timore di non avere più speranze di vita è stato alla base di un gesto estremo di un passeggero risultato positivo al Covid-19, che ieri si è suicidato lanciandosi dal settimo piano di un ospedale di Delhi dove era ricoverato. Oggi in India il numero dei casi risultati positivi è salito a 169, compresi tre decessi. Il governo ha chiesto alla popolazione di rimanere in casa il più possibile e stasera il premier Narendra Modi farà un discorso alla nazione.

P. Anthony riferisce che i vescovi indiani condannano la violenza cieca scatenata dal sospetto e dalle dicerie. In particolare citano un episodio avvenuto vicino il North Campus dell’università di Delhi, dove due studentesse originarie del nord-est sono state aggredite da sei uomini che le tacciavano di essere portatrici di coronavirus. “Chiediamo la pace – dicono – e la fine delle discriminazioni compiute contro le persone di questa regione in un momento così critico”.

Per quanto riguarda le norme da rispettare in chiesa, i vescovi ordinano di svuotare l’acquasantiera e di distribuire la comunione in mano. I pastori emanano disposizioni anche sulle celebrazioni del Triduo pasquale: il Giovedì Santo, i sacerdoti non dovranno utilizare un solo asciugamano durante la lavanda dei piedi, ma utilizzare salviette monouso; il Venerdì Santo i fedeli devono evitare il baciare la croce, e piuttosto inchinarsi davanti al Cristo Redentore.

Il Consiglio chiede inoltre ai sacerdoti di evitare il contatto fisico quando pregano al capezzale di un malato o nel momento in cui ricevono le offerte. Essi invitano gli esperti sanitari a condurre programmi d’istruzione per divulgare le buone norme igieniche e insegnare a riconoscere i sintomi del virus e i modi per prevenire il contagio.

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