Incontrando i membri della Fondazione don Gnocchi, Francesco dice che “la sofferenza dei fratelli chiede di essere condivisa, chiede atteggiamenti e iniziative di compassione. Si tratta di ‘soffrire con’, compatire come Gesù che per amore dell’uomo si è fatto”.
I massacri del 21 aprile hanno provocato la morte di 263 persone. Molti feriti sono ancora sotto trattamento. La storia di una signora guarita, dopo che un proiettile le ha trapassato la coscia. “Mi hanno salvato le preghiere di mia madre”.
Cresce il numero di persone vittime del traffico di esseri umani. Ogni anno, migliaia di clandestini tentano di entrare nel Regno Unito attraverso i porti europei. Ma storie e foto di quanti si sono morti in Essex spingono gli investigatori a seguire anche una pista che porta in Francia.
“Proprio Lui che è stato inviato dal Padre a salvarci e lo ha fatto con amore, ha dato la vita per me: non c’è amore più grande di dare la vita per un altro. Pensiamo a una mamma, l’amore di una mamma, per esempio, che dà la vita per il figlio, lo accompagna sempre nella vita, nei momenti difficili ma questo ancora è poco… È un amore vicino a noi, non è un amore astratto l’amore di Gesù, è un amore io-tu, io-tu, ognuno di noi, con nome e cognome”.
Il rev. Bryan Nerren è sequestrato a Siliguri e gli è stato ritirato il passaporto. Ha fondato la Ong “Asian Children’s Education Fellowship” che forma catechisti in India e Nepal da 17 anni. Nel 2015 ha raccolto migliaia di dollari per le vittime del sisma che ha devastato il Paese himalayano.
Il testo è firmato dall'Arcivescovo greco Ieronymos. La “lettera di riappacificazione” segue la concelebrazione della funzione liturgica tra il Patriarca ecumenico Bartolomeo e l’Arcivescovo Ieronymos, avvenuta il 20 ottobre a Salonicco, quando per la prima volta è stato menzionato il Metropolita Epifanios come capo della Chiesa autocefala ucraina.