La testimonianza di un educatore salesiano a contatto con i giovani della metropoli e con studenti della Cina continentale. L’urgenza di esprimere l’amore di Cristo attraverso testimoni e compagni di cammino. I compromessi col potere economico e politico ritardano la maturità della fede nei giovani.
Parla un missionario del Pime, che a partire dalla sua vocazione, spiega i giovani di oggi, che vanno oltre i discorsi e cercano rapporti umani costruiti sulla fiducia. “Ciò che mi ha convinto nel diventare missionario non sono stati tanti bei discorsi, ma uomini credibili, uomini la cui vita parlava del Vangelo”.
La testimonianza di un sacerdote caldeo, il primo a ritornare nella Piana di Ninive, dopo la sconfitta e la cacciata dello Stato islamico. L’esperienza fra i profughi di Mosul rifugiati nel Kurdistan e bisognosi di tutto. Il ritorno nella Piana, dove si ricostruiscono chiese, case, negozi e si mettono le basi della convivenza fra cristiani e musulmani per un nuovo Iraq.
“La Cambogia attraversa un momento critico, dal momento che sta passando dal contesto rurale, vissuto per millenni, al mondo moderno, in cui è entrata solo negli ultimi anni”. “Avere sempre il Signore accanto, camminare con Lui e insieme a Lui dà ai ragazzi molta forza, luce nelle scelte che devono prendere e coraggio nel portarle avanti”.
“E stiamo attenti con noi stessi, perché questo ci deve portare a pensare nella nostra vita. Io cerco di guardare le apparenze soltanto? E non cambio il mio cuore? Non apro il mio cuore alla preghiera, alla libertà della preghiera, alla libertà dell’elemosina, alla libertà delle opere di misericordia?”.
Al raduno che si tiene oggi, vi sono testimonianze dall’Iraq, dalla Cina, dalla Cambogia, dal Brasile, da Hong Kong. Un contributo al Sinodo dei giovani che si celebra in Vaticano. Superare uno sguardo sociologico e politico del mondo dei giovani. La fede in Gesù Cristo e la compagnia di adulti missionari è la strada per esaltare le qualità dei giovani e portarli ad essere costruttori di una nuova società.