Colata di acciaio fuso uccide 32 operai. Crescono gli incidenti sul lavoro
Gli operai dell'acciaieria sono stati sommersi da 30 tonnellate di metallo fuso. In 3 giorni numerosi incidenti hanno colpito centinaia di persone. Da una fabbrica chimica esce una nuvola di gas tossico e nessuno avverte la popolazione. Almeno 47 minatori intrappolati dall’acqua e da esplosioni in 3 diversi impianti.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) –  A Tieling (Liaoning) un grande contenitore di metallo fuso si è rovesciato uccidendo 32 lavoratori e ferendone altri 2. Nell’acciaieria Qinghe Special Steel Corp. a Tieling un grosso contenitore “è caduto d’improvviso e ha versato 30 tonnellate di acciaio fuso in un sottostante locale”, secondo quanto dice l’Amministrazione statale per la Sicurezza sul lavoro. Sono morti tutti i 32 operai al lavoro nel locale, mentre sono rimasti feriti i due operatori del contenitore.

Il comunicato dell'Amministrazione statale differisce dal resoconto della Xinhua , secondo cui la colata di metallo si è riversata  addosso alle vittime. Per molto tempo nessun soccorritore ha potuto avvicinarsi al luogo dell'incidente a causa dell'alta temperatura.

Gli incidenti sul lavoro in Cina continuano ad essere innumerevoli e colpiscono anche chi abita vicino alle fabbriche.

A Xiaozhaiba, provincia di Guizhou, la mattina del 16 aprile da un impianto di fertilizzanti è uscito una “grande quantità” di anidride solforosa, gas incolore molto irritante per occhi e polmoni la cui prolungata esposizione può uccidere. Secondo la stampa, che solo oggi ha riportato la notizia, una folta nebbia ha trattenuto la nuvola di gas nella zona, senza che ci fosse alcun allarme. Per primi hanno lamentato problemi respiratori e sono stati ricoverati 5 insegnanti e 135 studenti delle scuole media ed elementare, poi seguiti da altri 300 residenti. Sono ora stati quasi tutti dimessi.

Sempre il 16 aprile almeno 47 operai sono rimasti intrappolati in 3 incidenti nelle miniere di carbone. Un’inondazione ha intrappolato 12 minatori nella miniera Changcheng a Zhuzhou nel’Hunan e un’esplosione ne ha bloccati 33 in una miniera della contea di Baofeng (Henan). Altri 2 sono rimasti intrappolati nella città di Jixi nel nordorientale Heilongjiang in un impianto che operava senza autorizzazione. Nei primi 3 mesi del 2007 nelle miniere di carbone ci sono stati 661 morti ufficiali.

Nel 2005, secondo dati ufficiali, 127mila persone sono morte in Cina per incidenti industriali, ma esperti ritengono che essi siano molti di più. Nel gennaio 2007 a Chongqing circa 3.500 persone sono state evacuate per la fuoriuscita di gas metano e idrogeno solforoso da un pozzo abbandonato di gas. Lo Stato annuncia un continuo aumento dei controlli e delle spese per la sicurezza (nel 2006 il governo ha annunciato la spesa di 60 miliardi dollari in 5 anni per la sicurezza sul lavoro), ma questo non appare avere ancora dato esiti. (PB)