Da Regensburg una lezione sul ruolo della ragione nell’esistenza umana
di JB. VU
Il direttore del centro pastorale di Ho Chi Minh City sottolinea che la “lectio” di Benedetto XVI affrontando la questione della ragione nella fede dà sostegno nel confronto con la società consumista.

Ho Chi Minh City (Asianews) – La “lezione” di Benedetto XVI a Regensburg è stata una riflessione sul rapporto tra fede e ragione ed “è importante riflettere sul ruolo della ragione nell’attuale società, colpita dal consumismo”. Secondo padre Peter Nguyen Van Kham, direttore del centro pastorale dell’arcidiocesi di Ho Chi Minh City, “la lettura della situazione reale offerta dal Papa è un grande evento ed è una lezione per tutti”.

“La sua lezione – dice parlando con AsiaNews – era puntata sul rapporto tra fede e ragione e sul ruolo della ragione nella fede. Da più parti, invece, si è parlato solo di una frase, togliendola dal contesto e perdendo di vista l’obiettivo del discorso. Nella lettura del Santo Padre ascoltiamo e impariamo della fede e della ragione. Egli ha la risorsa di una vasta conoscenza e di una profonda analisi sulla storia delle idee umane che hanno dato origine ai modi di vivere”.

“Al giorno d’oggi – continua – in tutto il mondo, in modo maggiore o minore, il consumismo colpisce persone e Paesi. Per questo è importante guardare al ruolo della ragione nell’esistenza umana, altrimenti di fronte ai mali sociali, noi e le nuove generazioni ci troviamo moralmente in crisi di fronte all’esistenza”.

Un giovane di 17 anni, ospite del Centro di riabilitazione, spiega ad AsiaNews: “ero veramente deluso della vita, i miei genitori litigavano continuamente, così mi sono dato alla droga”. “La mia famiglia – dice una ragazza del liceo – era l’inferno in terra: i miei genitori non si occupavano mai di me, non mi chiedevano niente e non parlavano con me. Ho seguito i miei amici, e per due anni sono stata una drogata”. “Oggi – conclude - intorno ai giovani ci sono molte trappole. Abbiamo bisogno di ascoltare il Papa che ci dice di non perdere la verità, la bontà e la bellezza della vita cattolica”.