L'Asia ai Mondiali: tra monaci tifosi, scommettitori arrestati e premi principeschi

A Pechino feste e bevute a notte fonda, l'Iran invita in Germania tutti i suoi campioni e le partite potrebbero arrivare persino nella Corea del Nord.


Roma (AsiaNews) – Monaci buddisti cambogiani ai quali si ricorda la necessaria calma, tifosi cinesi che fanno festa e bevono troppo, promesse saudite di premi principeschi, polemiche indonesiane per la scarsa copertura televisiva, perfino la fortezza nordcoreana che potrebbe trasmettere qualche incontro. Presente ai Mondiali con solo quattro squadre (Arabia Saudita, Corea del Sud, Giappone ed Iran) l'Asia sta seguendo con passione l'andamento delle gare della Coppa.

Forse persino troppa. In Cina, infatti, la passione per il calcio sta spingendo migliaia di persone nei bar e in luoghi all'aperto per seguire gli incontri che, a causa della differenza di sei ore con il fuso orario della Germania, vengono trasmesse a notte fonda. Mentre a Pechino i fan invadono, con bandiere e striscioni, anche i parchi, i medici hanno lanciato un allarme contro l'abuso di alcol. A provocarlo, la morte di un giovane di 24 anni a Changsha, capitale dello Stato dell'Hunan, che due ore dopo la partita di inaugurazione del torneo ha avuto un collasso, dovuto, secondo la polizia, alle eccessive bevute durante l'incontro vinto dalla Germania.

E il tifo potrebbe sconvolgere anche l'impassibilità dei monaci buddisti. Il patriarca buddista di Phnom Penh, in Cambogia, ha chiesto infatti agli allievi monaci di non vedere le partite dei mondiali o, se proprio non possono evitarlo, di evitare "grida e incoraggiamenti". "Nessuno – ha detto – dovrebbe consentire ai monaci di seguire il Mondiale, né di scommettere. Ma, con la diffusione delle nuove tecnologie è difficile impedire di vedere le partite. Se proprio non possono fare a meno di guardarle, che almeno lo facciano senza gridare o tifare".

In Indonesia ci sono polemiche sulla trasmissione delle gare. Se c'è chi vede le partite senza problemi, c'è chi, invece, se vuole seguire le gesta di Ronaldinho e soci è costretto ad un non indifferente investimento. Il Mondiale, infatti, è visibile su un solo canale televisivo, SCTV. Ma, mentre SCTV può essere visto liberamente nelle città, per i 70-80 milioni di persone che abitano in campagna, la trasmissione è solo via satellite. Antenna e decoder, però, costano circa 100 dollari, una spesa decisamente molto alta per le finanze dei contadini.

Questa edizione dei mondiali potrebbe anche superare l'impenetrabile confine della Corea del Nord. La televisione sudcoreana invia a quella del nord, che le ha chieste, le immagini via satellite. "Ma non sappiamo se le stanno diffondendo", ha detto il ministro sudcoreano dell'Unificazione, Yang Chang-seok. In occasione dei passati mondiali, quelli del 2002, organizzati dalla Corea del Sud e dal Giappone, la televisione nordcoreana trasmise solo le registrazioni, montate, di alcuni incontri.

Ad Hanoi, invece, la passione dei vietnamiti per il calcio e per le scommesse è costata l'arresto a due americani di origine vietnamita. Arrivati dal Texas due settimane fa per visitare alcuni parenti, il trentanovenne Thai Dac Phato ed il trentottenne Ha Lai Ninh sono stati arrestati con l'accusa di aver organizzato un giro di scommesse sulle partite dei Mondiali. Con loro sono stati presi due vietnamiti che mandavano avanti le scommesse in un albergo nella provincia meridionale di Can Tho. La polizia ha anche sequestrato 5.117 dollari. In Vietnam, ogni tipo di scommessa, a parte la lotteria nazionale, è proibita e gli arrestati rischiano fino a sette anni di prigione.

I Paesi che hanno rappresentative presenti in Germania si preoccupano del morale dei loro atleti. Così, l'Amministrazione sportiva iraniana ha invitato tutti i campioni nazionali a seguire la squadra di calcio ai Mondiali. Quello che è probabilmente il più famoso, il sollevatore di pesi Hussein Rezazadeh, due medaglie d'oro alle Olimpiadi, a fine maggio si era detto ben felice di accompagnare la squadra e fare il tifo per la sua nazionale, ma ha dovuto trovare un posto per proseguire i suoi allenamenti. Oggi a Teheran fa titolo la notizia che un sondaggio diffuso dalla Fifa indica in Ali Karimi, centrocampista iraniano e giocatore nel campionato tedesco, il possibile vincitore della "Scarpa d'oro" ai mondiali. Karimi ha ottenuto il 55% dei voti, precedendo anche Ronaldinho, fermo al 16%. Spazio sui giornali ha la notizia che Karimi è attualmente fermo, a causa di un colpo alla gamba destra che lo ha costretto ad uscire nel secondo tempo della partita che la sua squadra ha perso (1-3) col Messico.

In Arabia Saudita, invece, il principe Sultan, capo della Federazione nazionale del calcio, ha promesso 600mila riyal (circa 160mila dollari) a ciascun giocatore della nazionale, se la squadra supererà il primo turno ed entrerà tra le 16 finaliste. Un ulteriore premio di 100mila riyal (poco più di 25mila dollari) sarà concesso per ogni partita vinta ed un altro di 300mila (80mila dollari) se la squadra vincerà il suo girone, che è quello "H", che comprende Spagna, Tunisia e Ucraina.