Vaticano, avere acqua pura e sana è un diritto umano da garantire a tutti

Documento per il IV Forum mondiale dell'acqua. Un bene essenziale che ha causato e può provocare conflitti non può essere trattato come un normale bene di consumo.


Città del Vaticano (AsiaNews) – La necessità che sia garantito a tutti il "diritto umano" ad avere acqua pura e sana, con particolare rigiardo per i più poveri, deve divenire un'esigenza fondamentale per Stati e organizzazioni internazionali, visto che nel mondo di oggi quello dell'acqua sta diventando un "problema strategico" e questione per la quale sono già scoppiati conflitti. L'acqua, bene comune dell'umanità, costituisce un elemento essenziale per la vita; la gestione di questa preziosa risorsa deve essere tale da permetterne l'accesso a tutti, soprattutto a coloro che vivono in condizione di povertà. Sulla base di tali riflessioni, in vista del IV Forum mondiale dell'acqua, che si svolge a Città del Messico fino al 22 marzo, la Santa Sede ha preparato un documento che aggiorna quello presentato al III Forum mondiale sull'acqua (Kyoto, 16 - 23 marzo 2003), reso pubblico oggi in Vaticano.

"L'acqua – si legge nel documento - è molto più che una fondamentale necessità umana. E' un essenziale, insostituibile elemento per assicurare la continuazione della vita. L'acqua è indissolubilmente legata ai fondamentali diritti umani, come il  diritto alla vita, al cibo, alla salute. L'accesso ad un'acqua sicura è un fondamentale diritto umano. Come ha scritto Giovanni Paolo II in un messaggio del 2004 ai vescovi del Brasile, 'come dono di Dio, l'acqua è un essenziale elemento vitale per la sopravvivenza, quindi tutti hanno diritto di averla".

Ma, afferma il Vaticano, "mentre un diritto umano è generalmente protetto e garantito internazionalmente", mancano un "esplicito riconoscimento e accettazione internazionale di questo diritto". L'importanza "vitale" dell'acqua fa sì, invece, che oggi essa sia "un fattre strategico per lo stabilimento ed il mantenimento della pace nel mondo".

Il documento nota poi che già ci sono stati conflitti per il controllo delle risorse idriche ed altri possono nascere quando la mancanza di acqua si ripercuote sulla vita delle persone e delle comunità. Per questo "l'acqua può in vari modi essere considerata un elemento indispensabile per la sicurezza dei popoli e delle nazioni. Per favorire la pace ed un appropriato livello di sicurezza nell'attuale situazione mondiale, i governi e le organizzazioni internazionali dovranno inevitabilmente aumentare i loro sforzi per garantire che ogni persona abbia accesso all'acqua pura".

In un mondo nel quale di fatto spesso l'acqua è un lusso, essa viene paradossalmente sprecata. "Il fatto di sprecare acqua è moralmente insostenibile". "C'è urgente bisogno di acquistare una 'cultura dell'acqua', di educare la società ad un nuovo atteggiamento nei confronti dell'acqua". Nella tradizione, l'acqua è stata protetta, a volte persino celebrata, "oggi corriamo il rischio che diventi un semplice prodotto di consumo. Di fronte allo spreco, l'acqua non può essere trattata come un semplice prodotto di consumo come gli altri", perché essa ha un valore "inestimabile e insostituibile".

L'acqua è perciò, afferma il documento Vaticano, una "questione di giustizia e responsbailità". La gestione della scarsità dell'acqua è forse l'esigenza più importante per risolvere il problema dell'accesso ad acqua pura e sana. "Il problema va affrontato da tutti: governi nazionali e istituzioni internazionali, istituzioni private e comunità locali. Maggiore attenzione va messa nel coordinamento e nella coperazione fra questi agenti, a tutti i livelli", ricordando che "un componente essenziale di una buona gestione è la partecipazione comunitaria e la proprietà".

Ci sono comunque "segni di speranza. Il problma dell'accesso all'acqua pura e sana è divenuto una delle principali priorità del sistema internazionale. Si è affermato in risposta il riconoscimento dell'identificazione e accrescimento dell'acqua, come componente della nostra vita, salute, benessere sociale ed economico. E' divenuto evidente che la politica deve affrontare il settore dell'acqua, che è stato trascurato per anni".