Maharashtra, requisito un centro diocesano per farne una struttura anti-Covid-19
di Nirmala Carvalho

La diocesi di Sindhudurg aveva già messo a disposizione delle autorità alcuni locali per la quarantena. La decisione è stata presa senza consultare la comunità cattolica. Nella struttura si svolgono attività religiose e sociali. Mons. Barreto: Abbiamo aiutato 1000 famiglie colpite dalla pandemia; senza il centro Navsarni la diocesi rischia la chiusura.


Sawantwadi (AsiaNews) – Il governo del Maharashtra intende trasformare il centro pastorale della diocesi di Sindhudurg in una struttura di assistenza per combattere la pandemia. La decisione, presa senza il consenso della comunità cattolica, è contestata dal vescovo Alwyn Barreto e dai fedeli del posto. La diocesi aveva già messo a disposizione delle autorità alcuni locali per farne centri per la quarantena.

Il centro Navsarni (“Rinnovamento”) non è solo un luogo di preghiera e ritiro. Nei suo edificio si svolgono attività sociali, ludiche, educative e formative gestite sia da religiosi sia da laici. Esso ospita anche gli uffici diocesani, oltre a cinque anziani sacerdoti, che ora dovranno essere spostati in un’altra struttura.

Mons. Barreto ricorda l’impegno della diocesi per combattere il coronavirus: “Abbiamo distribuito cibo ai migranti rimasti bloccati per il lockdown, ai lavoratori a giornata e ai poveri colpiti dagli effetti del coronavirus. Abbiamo dato aiuto a 1000 famiglie. Ora il governo locale ci toglie il nostro centro, senza il quale la diocesi rischia la chiusura”.

La Chiesa indiana si è spesa molto per fronteggiare la crisi pandemica. A fine marzo, l’arcivescovo di Bangalore Peter Machado aveva lanciato un piano d’assistenza alle vittime della pandemia. Gli ospedali cristiani si sono presi cura dei malati, riservando interi reparti agli infetti. Alcune scuole cattoliche sono state riconvertite per l’ospitalità dei migranti, senzatetto e profughi. Ogni parrocchia ha coinvolto volontari per portare cibo e altri generi ai poveri delle comunità.

L’India è uno dei Paesi dove la pandemia si è più diffusa. I casi di contagio sono oltre 354mila e quasi 187mila i ricoverati; 11.903 i decessi. Con 5.537 vittime, il Maharashtra è uno degli Stati dove il Covid-19 si è propagato di più, insieme a Delhi, Tamil Nadu, Gujarat e Bengala occidentale.

Il governo aveva decretato il lockdown per tutto il Paese lo scorso 24 marzo. Dal primo al 30 giugno le misure di confinamento sociale si applicano solo a specifiche “zone di contenimento”. Durante il periodo di chiusura, per salvarsi dalla fame e da possibili contagi nelle grandi città, centinaia di milioni di lavoratori migranti hanno cercato di ritornare ai propri villaggi, affrontando percorsi anche di migliaia di chilometri.