Ciclone Amphan: un disastro ‘peggiore del Covid-19’
di Nirmala Carvalho

Piogge e venti a 165 km/h hanno abbattuto alberi, pali della luce, semafori e case. Diverse zone sono allagate, le comunicazioni inesistenti. I danni al seminario John Vianney. Finora si contano 15 morti.


Kolkata (AsiaNews) – Le piogge e i venti del ciclone Amphan, che ieri hanno colpito Kolkata sono “un disastro peggiore del Covid-19”. È quanto ha dichiarato la Chief Minister del West Bengal, Mamata Banerjee, nel commentare i danni prodotti dalla violenta perturbazione.

Il West Bengal registra circa 2900 infezioni da coronavirus e 250 morti.  Il ciclone ha fatto finora 15 morti; molta parte della metropoli di 14 milioni di abitanti è rimasta per 17 ore senza elettricità; le comunicazioni sono saltate e in molte aree non sono ancora ristabilite. Molte zone, soprattutto South e North 24 Parganas e East Midnapore sono allagate; alberi, pali della luce e semafori rimangono a terra sradicati.

P. Rudolph D'Souza, che vive nell’episcopio di Kolkata, racconta ad AsiaNews che attorno a loro “sono caduti diversi alberi. Ma il danno maggiore è nei villaggi, dove vi sono anche molte case distrutte”.

P. Raja, che lavora nel seminario John Vianney, descrive i danni da loro subiti: “Sono caduti molti alberi; il muro di cinta è crollato in almeno due punti; alcuni alberi sono caduti sulle case dei vicini e ci toccherà ricompensarli; ovunque vi sono acqua, terra e foglie” (v. foto 2,3,4).

Il ciclone Amphan è il primo grande ciclone che si abbatte sulla Baia del Bengala dal 1999. Ieri esso ha colpito le coste e le città con venti fino a 165 km/h. Ora i venti hanno perso intensità, ma la perturbazione è ancora classificata come “severo ciclone”.