Leader cristiani: grave e catastrofica la politica di annessione della destra israeliana

I patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme osservano “con preoccupazione” i piani unilaterali che bloccano “qualsiasi accordo pacifico”. Critiche anche alle potenze mondiali e agli organismi internazionali tuttora inerti. Nel mirino pure le “dispute interne” ai palestinesi. Intanto Israele annuncia migliaia di nuove case nei territori occupati.


Gerusalemme (AsiaNews) - I piani di annessione promossi “da fazioni legate alla destra” israeliana sollevano “questioni gravi e catastrofiche”. È quanto scrivono in un messaggi i patriarchi e i capi delle Chiese di Gerusalemme, secondo cui si moltiplicano i dubbi sulla fattibilità “di un qualsiasi accordo pacifico” che possa mettere fine al pluri-decennale conflitto Israele-palestinese. I capi cristiani osservano con “preoccupazione” i piani unilaterali, l’inerzia delle potenze mondiali (in primis Stati Uniti e Russia) e degli organismi internazionali fra cui l’Onu, e le troppe “dispute interne” fra palestinesi dentro e fuori l’Olp. 

Nelle scorse settimane si sono moltiplicati gli attacchi di coloni ebraici contro palestinesi in Cisgiordania, con l’obiettivo di espropriare ulteriori terreni. Intanto le autorità israeliane hanno annunciato un piano finalizzato alla costruzione di migliaia di nuove case per i coloni nei territori occupati, nel contesto di un sostegno crescente di Washington ai progetti di annessione. Per il premier ad interim Benjamin Netanyahu l’obiettivo è avviare l’iter entro il primo luglio con la dichiarazione di sovranità su insediamenti e valle del Giordano. E in questi giorni ha dato il via libera a 7mila nuove case a Efrat, mentre sul fronte politico si lavora con la diplomazia americana al progetto voluto da Trump con il controverso “Accordo del secolo”.  
Ecco, di seguito, il messaggio dei leader delle Chiese di Gerusalemme:

Conseguenza della stagnazione del processo di pace in Medio oriente fra israeliani e palestinesi, una serie di piani avanzati da Israele e finalizzati all’annessione unilaterale di terre in Cisgiordania - sostenuti soprattutto da fazioni legate alla destra - sollevano questioni gravi e catastrofiche. Si moltiplicano i dubbi in merito alla fattibilità di un qualsiasi accordo pacifico, che possa mettere fine a un conflitto lungo decenni, il quale continua a mietere vittime innocenti nel contesto di un circolo vizioso di tragedia umana e ingiustizia. 

Il Consiglio dei patriarchi e dei capi delle Chiese di Terra Santa osserva questi piani unilaterali di annessione con crescente preoccupazione e invita lo Stato di Israele ad astenersi dal compiere queste azioni di propria iniziativa. Sono gesti che potrebbero causare la perdita anche delle residue speranze di successo per un futuro piano di pace. 

Il Consiglio si rivolge pure agli Stati Uniti d’America, alla Federazione Russa, all’Unione europea e alle Nazioni Unite perché rispondano a questi piani unilaterali di annessione con una iniziativa di pace delimitata e graduale. Una azione che deve essere in linea con il diritto internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite sulla questione, al fine di garantire una pace giusta, comprensiva e duratura in questa parte del mondo. Un’area che è considerata sacra da tutte e tre le grandi religioni monoteistiche che derivano da Abramo.

Ci rivolgiamo infine all’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), quale unica e legittima rappresentante del popolo palestinese, esortandola a mettere fine alle dispute interne così come ai conflitti con le altre fazioni che non rientrano all’interno dell’organismo. Ciò rappresenta un passaggio fondamentale per presentare un fronte unito, che si adoperi per raggiungere una vera pace e per costruire uno Stato vitale fondato sul pluralismo e sui valori democratici.  

Patriarca Teofilo III, Patriarcato greco-ortodosso
Patriarca Norhan Manougian, Patriarcato della Chiesa apostolica armena ortodossa
Mons. Pierbattista Pizzaballa, Amministratore Apostolico del Patriarcato latino
P. Francesco Patton, Custode di Terra Santa
Mons. Anba Antonius, Patriarcato copto ortodosso di Gerusalemme
Mons. Gabriel Daho, Patriarcato siriano ortodosso
Mons. Aba Embakob, Patriarcato etiopico ortodosso
Mons. Yaser AL-Ayash, Patriarcato melkita
Mons. Mosa El-Hage, Esarcato Maronita
Mons. Souheil Dawani, Chiesa Episcopale di Gerusalemme e del Medio Oriente
Vescovo Ibrahim Sani Azar, Chiesa evangelica luterana di Giordania e Terra Santa
P. Ephram Samaan, Esarcato siro cattolico
Rev. Joseph Nersès Zabarian, Esarcato armeno cattolico