Coronavirus, medico turco parla di ‘migliaia’ di contagi. La polizia la arresta

In un video divenuto virale in poche ore, la dottoressa Güle Çınar aveva parlato di ‘almeno’ un migliaio di contagi. Le autorità hanno costretto la donna a pubblicare una lettera di scuse. Raid della polizia nelle fabbriche che producono mascherine, con l’ordine di venderle al ministero della Sanità. Ad oggi 1529 contagi e 37 morti per Covid-19. 


Ankara (AsiaNews/Agenzie) - La polizia turca ha arrestato nei giorni scorsi un medico, per “procurato allarme” avendo diffuso “false informazioni” in merito all’epidemia di nuovo coronavirus. In un video, divenuto virale in poche ore, la dottoressa avrebbe infatti denunciato “migliaia” di casi già presenti nel Paese, a dispetto dei numeri contenuti forniti all’epoca dal governo di poche unità. 

Nel filmato, rilanciato e condiviso da moltissimi internauti la scorsa settimana, il medico Güle Çınar riferiva che il numero di persone infette da Covid-19 in Turchia era “attorno al migliaio”. Una notizia che ha subito destato ansia e preoccupazione fra i cittadini e che ha spinto le autorità, che hanno impresso una rigida rete di controlli sulle informazioni relative alla pandemia, ad arrestarla. 

La polizia ha quindi costretto la dottoressa a scrivere di proprio pugno una dichiarazione di scuse ufficiali, pubblicata sul sito ufficiale dell’università di Ankara e poi rilanciata dai media governativi. “Porgo a tutti le mie scuse - ha scritto la donna, poi rilasciata - per le preoccupazioni causate dalle mie parole […] era mia intenzione sottolineare la gravità della situazione”. 

Sempre in relazione all’emergenza nuovo coronavirus, il governo di Ankara ha minacciato i produttori di mascherine sanitarie, ormai un bene prezioso in tutto il mondo, di sequestrare la merce se non smettono di accumularla nei magazzini invece di venderla al ministero della Sanità. Nel fine settimana agenti e reparti della sicurezza hanno fatto irruzione in numerose fabbriche sparse per il Paese, consegnando avvertimenti e ingiunzioni ai rispettivi proprietari in merito a un elevato fabbisogno a fronte di una crescita dei contagi.

Intanto le autorità hanno imposto restrizioni agli orari di apertura dei negozi di alimentari al numero di clienti nei negozi, oltre che gli accessi ai mezzi di trasporto pubblici. Ieri il ministro turco della Sanità Fahrettin Koca ha riferito di un aumento dei casi di 293 in un solo giorno, per un totale complessivo di 1529; le vittime sono salite a 37.