Risultati delle elezioni dopo cinque mesi: Ghani rieletto presidente

La Commissione elettorale indipendente conferma l’esito annunciato a dicembre scorso. L’avversario Abdullah Abdullah contesta di nuovo e annuncia la formazione di un “governo inclusivo”. Il presidente invita all’unità per porre fine alla guerra civile.


Kabul (AsiaNews/Agenzie) – Dopo cinque mesi di attesa, ieri sono stati pubblicati i risultati delle elezioni politiche in Afghanistan che si sono svolte a settembre 2019. Con il 50,64% dei voti, Mohammad Ashraf Ghani si riconferma alla guida del Paese per il secondo mandato consecutivo. Il suo diretto sfidante Abdullah Abdullah, che aveva richiesto e ottenuto un secondo conteggio, ha ottenuto il 39,52% delle preferenze.

La Commissione elettorale indipendente (Iec) ha confermato i risultati del primo spoglio di dicembre che avevano decretato la vittoria del presidente uscente Ghani. In quell’occasione Abdullah, Chief executive dello Stato, aveva rivendicato il primato e contestato i risultati per presunti brogli. Ieri, di nuovo, si è detto insoddisfatto del risultato e annunciato la formazione di un “governo inclusivo”.

La tornata elettorale è stata segnata da una bassissima partecipazione in un Paese provato da quasi 20 anni di guerra civile e devastato da attentati a cadenza giornaliera. Solo 1,8 milioni di elettori si sono recati alle urne, su un totale di quasi nove milioni di aventi diritto. Daud Sultanzoy, portavoce di Ghani, ha dichiarato a Rfe/Rl che “il sistema elettorale ha lavorato bene. Purtroppo il ritardo inutile [nell’annuncio dei risultati] dovuto a interferenze insensate, ha messo in attesa il popolo afghano e ha suscitato preoccupazioni”.

Qualche ora dopo l’annuncio dell’esito definitivo, il presidente Ghani ha salutato i suoi sostenitori riuniti al palazzo presidenziale e rivendicato la sua vittoria come la “vittoria del popolo dell’Afghanistan”. Poi ha ribadito la “necessità di [sostenere] l’unità tra gli afghani per portare avanti il processo di pace”. “Dobbiamo avere pazienza – ha aggiunto – sia nelle cose piccole che nelle grandi questioni, e i problemi saranno risolti con l’auto-accettazione”, non con le armi.